Un inno al dialogo!
Ha rallegrato molto il mio cuore di missionario il bel discorso che il cardinale Tettamanzi ha fatto alla città di Milano per sant'Ambrogio. Oserei chiamarlo un "inno al dialogo", nonché un invito a praticarne la virtù. In una società dove le polemiche, le diffidenze o le reciproche scomuniche sembrano fare tanto rumore, c'è sempre più bisogno di gente che si dedica al dialogo quotidiano.
Il cardinale annota quanto sia già grande la presenza silenziosa di chi lavora con questo sentimento cristiano, ma nello stesso tempo ne denota la mancanza in diversi contesti della società e a volte tra le stesse persone di chiesa.
Nel nostro piccolo, rimaniamo fedeli e attivi in questa virtù missionaria, in terra di missione come nella nostra terra natia. A Desio, da anni lavoriamo in questa direzione, e ora se ne vedono i frutti buoni nella cordiale amicizia e nelle iniziative comuni con fratelli di diversa tradizione religiosa e provenienza culturale.
In diverse occasioni abbiamo avuto l'incoraggiamento e la collaborazione dei sacerdoti, e anche di scuole e di insegnanti che al dialogo credono e lo trasmettono con passione ai loro alunni. Non posso dimenticare il gesto dei parroci di Desio che, lo scorso Natale, all'inizio della Messa di mezzanotte, hanno letto il messaggio di auguri che la comunità pakistana aveva fatto pervenire a tutte le comunità cristiane.
Siamo tutti coinvolti in questo forte sentimento di fraternità universale. Auguro a tutti che il nuovo anno sia pieno di frutti di speranza.