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Il misterioso silenzio di Dio

Nel fare un bilancio dell’anno trascorso, non possiamo rallegrarci molto e nutrire tante speranze di miglioramento nel campo della chiesa, della società e della famiglia. Noi cristiani, però, ispiriamo la nostra esistenza agli insegnamenti di Gesù, che ci ha detto: “Non temete, io sarò con voi”. Per questo, dobbiamo vivere il nuovo anno con impegno e un certo ottimismo.

È Gesù che ci dà forza

La speranza e l’ottimismo suggeriti da Gesù non sono però delle parole vuote, senza fondamento, perché noi stessi possiamo constatare che Lui non ci abbandona, anzi ci sostiene ogni giorno con la sua grazia, con la sua parola, con il cibo spirituale dell’Eucaristia, con le innumerevoli ricchezze del creato, con le numerose vite umane che appaiono sulla terra, segno di speranza e di fiducia per l’oggi e il futuro dell’umanità.

Tutti i cristiani vivono questo ottimismo evangelico, ma certamente lo vivono ancora più intensamente tutti i missionari sparsi nel mondo. Sono uomini e donne come tutti noi, che, nonostante gli innumerevoli ostacoli, le persecuzioni e i fallimenti, rimangono a fianco dei loro cristiani, pronti persino a offrire la loro vita, come ha fatto Gesù.

Una notte troppo buia

Concludendo questo pensiero di augurio per il nuovo anno, voglio condividere con voi parte di una lettera inviataci da p. Gianni Pedrotti, un saveriano che lavora in Congo. Con altri numerosi missionari, p. Gianni continua fiducioso il lavoro di evangelizzazione, nonostante il pericolo degli assalti, delle armi e persino della morte.

“Quanti giorni durerà questa situazione? Sono anni che qui in Africa continuo a vedere i poveri e gli innocenti pagare gli errori dei grandi, dei ricchi, dei potenti, dei politici e dei militari. Ti dà il voltastomaco vedere la prepotenza dei militari. Prima obbligano le gente a nutrirli, a servirli e poi, prima di ritirarsi, portano via tutto, violentano, maltrattano.

Di fronte a tutto questo male c’è il mistero di un Dio amore e giustizia che tace, o che parla con il silenzio, il silenzio misterioso di Dio, il silenzio di Gesù davanti a Pilato!

Penso in questo momento a tutta la mia gente che si è nascosta nei campi, sulle colline, in villaggi lontani; ci sono donne incinte, tanti bambini, vecchi, malati. Nella notte degli spari, nell’attraversare il fiume c’era gente che perdeva i bagagli, bambini che cadevano in acqua e c’era tanto buio quella notte”.



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