Skip to main content

Ubuntu, idea per la quaresima

Condividi su

Dato che fra qualche settimana ritornerò in Burundi anche se, ancora una volta, solo per un breve periodo, permettetemi questa volta di seguire una riflessione su una caratteristica dei popoli africani. Parlo dell’umanità, non come l’insieme degli uomini e delle donne che popolano la faccia della terra, ma dell’umanità come espressione dell’essere umano e del vero modo di essere e di vivere.

Che abbiamo bisogno d’umanità, ce l’ha richiamato anche il recente Convegno ecclesiale di Firenze. Se non vogliamo finire nella barbarie della reciproca sopraffazione e dell’incomunicabilità proprie dell’homo homini lupus, è urgente ritrovare l’umanità e cioè un nuovo umanesimo. In molte comunità dell’Africa bantù, quando si vuol indicare questa caratteristica si usa la parola ubuntu o un termine della stessa radice, che indica l’insieme di virtù che caratterizzano la persona umana adulta e responsabile, pienamente realizzata.

ESSERE UMANO È LA SINTESI DELLE VIRTÙ

Essere umano, essere cioè uomo o donna, non è semplicemente aver ricevuto la vita e viverla per quanto bene possibile. Essere umano significa invece sentirsi parte della famiglia umana, in buone relazioni con gli altri, inseriti nella catena delle generazioni, eredi del patrimonio umano che ci è stato consegnato dai nostri predecessori. Essere umano significa vivere attenti al bene che possiamo raccogliere e offrire, coscienti di dover praticare certe virtù e caratteristiche che ci rendono amabili, attraenti e affidabili: l’amore di sé, l’attenzione all’altro, l’intelligenza e la sensibilità del cuore, l’impegno per la “casa comune”, l’ascolto di ogni nostro simile, il coraggio e la discrezione, la signorilità e l’umiltà, l’affabilità, la semplicità, il riserbo…

Essere umano è la sintesi delle virtù. Tutto questo è detto in Africa con la sola parola ubuntu. Questo è stato il valore su cui Nelson Mandela ha impostato l’opera di ricostruzione del Sudafrica dopo la lunga notte dell’apartheid. Su di esso possiamo costruire la civiltà dell’amore.

PERSONE CHE HANNO CAPITO LA VERA UMANITÀ

In Occidente, l‘essere umano è purtroppo diventato raro: viviamo la vita di corsa, puntando alle realizzazioni materiali, al profitto e al successo, viviamo chiusi in noi stessi, insensibili gli altri, attenti solo a salvare la nostra libertà e quella che crediamo essere la nostra felicità. Non abbiamo più “tempo da perdere” per gli altri. Quelli che vivono l’ubuntu in Africa, sono di solito persone che non vantano ricchezze o titoli accademici e non accumulano denaro.

Sono persone con un alto senso della comunità, disponibili e ricercate ogni volta che c’è un contenzioso da dirimere o una parola di saggezza da dire; sono persone integre che non si lasciano manipolare, corrompere o comprare con regali o favori nascosti. Persone che non permettono ingiustizie, che non amano il clamore pubblicitario. Non sono forse queste le persone che hanno capito la vera umanità, quella di cui oggi c’è un grande bisogno? 

LA VITA BEATA A CUI TUTTI ASPIRIAMO

A leggere questa realtà con gli occhi del vangelo, balza subito alla mente l’uomo nuovo che Gesù ci ha presentato nei brevi anni trascorsi tra noi, per insegnarci come vivere in questo tempo e in questo mondo. “Sì, la vita di Gesù è stata un’esistenza umanamente bella! È stata la vita di un uomo povero, ma sempre vita dignitosa, seriamente e responsabilmente vissuta. Gesù non ha vissuto da isolato, ma ha conosciuto la gioia del vivere insieme, la gioia dell’amicizia e dell’esperienza affettiva, vivendo l’avventura di chi conosce che cosa significhi amare ed essere amato” (E. Bianchi).

Ecco l’ubuntu di Gesù. La sua è stata quella vita bella e beata alla quale tutti aspiriamo. Non potrebbe essere questo l’obiettivo di quest’anno santo della misericordia e, in particolare, del tempo santo della quaresima? Potremmo così vivere e offrire la misericordia di Dio come un seme da cui nasce, finalmente, un mondo nuovo, giusto, fraterno e sostenibile.



Scarica questa edizione in formato PDF

Dimensione 2154.61 KB

Gentile lettore,
Continueremo a fare tutto per portarvi sempre notizie d'attualità, testimonianze e riflessioni dalle nostre missioni.
Grazie per sostenere il nostro Giornale.


Altri articoli

Edizione di Marzo 2016

Tre compleanni per due fratelli

Sono partito da Roma-Fiumicino giovedì 10 dicembre. Arrivato a Buenos Aires dopo 14 ore di volo, ho preso la connessione per la città di Rosario, a...
Edizione di Novembre 2017

Un evento ben preparato

Il papa è stato a Cesena per i 300 anni della nascita di papa Pio VI, al secolo Angelo Braschi, 25 dicembre 1717, che ha incoronato il quadro della...
Edizione di Aprile 2024

P. Savio Corinaldesi in cielo

Giovedì 7 marzo, a Parma, è salito al cielo p. Savio Corinaldesi. Aveva 87 anni; era nato il 9 dicembre 1936 nella frazione di Coppetella, comune d...
Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito