Tradizione non è solo folclore…
“Due Borghi… una Pia tradizione” è la manifestazione che si è svolta a Gallico dall’11 al 18 agosto, in occasione del 150° dalla prima discesa della sacra effigie della Madonna della Grazia, presso la chiesa di Maria SS.ma di Porto Salvo in Gallico Marina.
Mercoledì 19 agosto 1868, per la prima volta, i fedeli di Gallico superiore si incamminarono verso la chiesa dedicata a Maria SS. di Porto Salvo, in un pellegrinaggio che ancora oggi è molto sentito dall'intera comunità gallicese e dalle altre della vallata del Gallico.
I rapporti tra gli abitanti dei due borghi erano all'epoca poco sereni e la processione ha avuto lo scopo di attenuare le spiacevoli ostilità. Con l'affidamento della sacra effigie, si è voluto riunire in una comune devozione due realtà diverse dal punto di vista sociale, economico e culturale.
Un popolo, unito nella fede verso la Madonna della Grazia, si mette al seguito della sacra effigie rinnovando un momento di viva commozione religiosa in un contesto di pietas comunitaria. “Non si tratta di un semplice corteo, ma di un viaggio che ognuno compie nel proprio intimo, rapportandosi alla sua fede in Dio e al personale modo di sentirsi e comportarsi da cristiano e durante il quale si incontrano e si fondano il senso religioso e la quotidianità che sicuramente acquisterà maggior senso se la si incastona nel messaggio cristiano”. Lo ha detto l'arcivescovo della diocesi Reggio Calabria-Bova, mons. Giuseppe Fiorini Morosini. “Le processioni devono essere vissute come cammino, un’occasione per una riflessione e opportunità di cambiamento interiore per affiancarci al sì di Maria e accettare così Gesù nella nostra vita. Per onorare il sacro e vivere accanto a Maria - ha concluso Morosini - bisogna ricercare sempre il momento propizio per convertire in positivo gli stili di vita, arricchendoli di spiritualità, correttezza morale e intellettuale”.
Per solennizzare un momento così importante per la storia religiosa del quartiere, si è costituito il Comitato per Gallico 2018, che ha definito un programma valorizzando l'atto con il quale la sacra effigie è affidata alle cure e alle preghiere della comunità del rione marinaro, per poi essere riportata il sabato successivo nella sede naturale in Gallico Superiore. La consegna è avvenuta in piazza Posta, luogo di confine tra le due giurisdizioni parrocchiali, alla presenza del notaio Alessandra Maltese, che ha redatto l'atto, dei parroci delle chiese interessate, dei testimoni rappresentanti le chiese o comunità religiose presenti sul territorio e delle autorità. Il Comitato ha offerto al Santuario una targa commemorativa dell'evento.
Il culto mariano è stato approfondito anche negli aspetti teologici (Mario Casile), storici (Domenico Mazzù) e culturali (Teresa Catalano). Una veglia mariana animata dai portatori della vara e il rientro della sacra effigie al santuario, hanno dato poi l'avvio ai festeggiamenti religiosi per la Madonna della Grazia.