Storia di grande devozione
Con l’ammaliante spettacolo dei fuochi pirotecnici anche quest’anno si sono svolti i festeggiamenti in onore della Madonna della Grazia ovvero “a festa ra Razia”, come viene definito dai gallicesi questo importante momento per il quartiere, che si ripete ogni anno il sabato successivo alla festività del 15 agosto. La tradizione, che affonda le sue radici in un lontano passato, è ancora avvertita con profonda devozione dagli abitanti, non solo di Gallico ma dell’intera vallata.
Il percorso di formazione
“Insieme consacrati in Maria”, è stato il tema che ha caratterizzato il consueto percorso di formazione e preparazione spirituale, durato sette sabati, durante i quali le varie chiese della vallata, a turno, hanno animato la liturgia vespertina.
In occasione del sesto sabato si è svolta la tradizionale “discesa” della sacra effige della Madonna presso la chiesa di Maria di Porto Salvo in Gallico Marina, dopo la rituale consegna al parroco e la stesura del relativo atto. Quest’anno la processione si è svolta venerdì 14, per non farla coincidere con il ferragosto.
Sabato 22, al suono dei mortaretti, sono stati dichiarati aperti i festeggiamenti e, in processione, la sacra icona è tornata al santuario di Gallico Superiore.
Tanti eventi per ogni gusto
Per quanto concerne l’aspetto religioso, oltre alle celebrazioni Eucaristiche, si sono svolte altre due processioni, arricchite con canti e preghiere della nostra tradizione Mariana e accompagnati dalla banda del quartiere di Archi. A guidarle don Gaetano Galatti, parroco di San Biagio e di San Nicola di Bari, e p. Pierluigi Felotti, che vi ha partecipato per l’ultima volta in veste di rettore del santuario.
La festa ha seguito la forma tradizionale e, accanto alle manifestazioni religiose, si sono svolte quelle civili. Sul palco allestito nella piazza antistante la chiesa si sono esibiti vari gruppi musicali, con la guest star Annalisa Minetti. Essi hanno attirato e intrattenuto piacevolmente il numeroso pubblico accorso. Tra i vari eventi, ha avuto molto seguito il 90° giro ciclistico Madonna della Grazia sull’abituale e impegnativo percorso.
Non sono mancati gli elementi tipici delle sagre popolari: le classiche bancarelle di dolciumi calabresi con “nzuddha, ciciri e nucinni mericani”, i panini con la salsiccia, i giocattoli, il tiro a segno e le giostre che si pongono ogni anno come insostituibile polo di attrazione per i più giovani.
Una valutazione per il futuro
Finita la festa, per gli organizzatori inizia il tempo della verifica con un’accurata analisi di quanto è stato realizzato, per valutare i punti di forza e quelli di debolezza, affinché la tradizione non corra il rischio di trascinarsi stancamente.
Forse occorre arricchire la “festa” con nuovi elementi culturali e ricreativi, che valorizzino meglio le peculiarità del nostro quartiere e attrarre soprattutto i giovani gallicesi perché, attraverso una conoscenza più approfondita dei costumi e delle tradizioni, essi possano rinsaldare il senso di appartenenza alla propria terra.
Si potrebbe pensare a una formula più flessibile e aggiornata, che sia più rispondente alle trasformazioni socio-culturali che connotano il nuovo profilo del territorio di Gallico.