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Sogni e segni per un mondo migliore

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Cari amici, prima che i fatti smentiscano i miei sogni di primavera, voglio farvi i miei tradizionali auguri pasquali, in stile francescano: "pace e bene!". Ho adottato questo saluto da qualche mese. Forse è solo un sogno e un auspicio per me stesso e per gli amici... Ma in questi giorni mi sto accorgendo che c'è qualcun altro che sogna insieme a me.

Sognare in comunione

Una delle prime canzoni che ho imparato negli anni '70, nel mio primo turno di missione in Amazzonia, dice: "Sogno che si sogna da soli può essere solo illusione; sogno che si sogna insieme è già segno di soluzione! Dunque, fratelli, mettiamoci a sognare, presto, in comunione!".

Ho ancora negli occhi il sorriso, la buona notte e la benedizione ricevuta l'altra sera da Francesco, nuovo vescovo di Roma (urbe) - venuto dalla fine del mondo -, che presiede nella carità tutte le chiese del globo (orbe). Ma ho nel cuore anche la benedizione che gli ho dato io, con gli occhi umidi, insieme a tanta gente, per via telepatica, unendomi spiritualmente alle migliaia di persone, soprattutto giovani, che gremivano piazza San Pietro quella sera del 13 marzo. Sogno e segno di una primavera romana e universale? Ci spero tanto.

"Dio ci benedica tutti!"

Mi è sembrato di rivivere le innumerevoli volte in cui la gente semplice delle comunità cristiane in Amazzonia chiedeva la benedizione al missionario, e io immancabilmente la richiedevo a loro, che mi rispondevano: "Dio ti benedica!"... e si concludeva insieme: "Dio ci benedica tutti".

Non so perché, ma dopo l'umile gesto di papa Benedetto XVI, mi ero messo in testa che il prossimo papa dovesse chiamarsi Francesco, e l'avevo anche detto ai miei confratelli saveriani in comunità. Quello che farà papa Francesco io non lo so... Ma certo il nome che ha scelto è già un programma che ci permette di sognare  in "comunione" (un po' alla Martin Luther King della mia gioventù). Sognare cosa?

I miei sette sogni

1. Sogno che Francesco papa ci renda tutti "cristiani-francescani", nello stile dei miei due san Francesco del cuore: Francesco d'Assisi e Francesco Saverio, il poverello e il missionario.

2. Sogno che la San Damiano di oggi sia ricostruita, mattone su mattone in una bella collaborazione universale: un cantiere di ricostruzione comunitaria, collegiale, animato dal vescovo di Roma, primate nella carità di tutte le chiese sparse nel mondo.

3. Sogno che il vento dello Spirito che soffia da Buenos Aires (le "arie buone" del sud del mondo), all'incontrario delle caravelle di Colombo, ci porti la brezza leggera della primavera dopo questo lungo inverno ecclesiale e universale.

4. Sogno che la mia amata chiesa esca dalle sacrestie e dai palazzi - come sognava don Primo Mazzolari, tanti anni fa - e vada per le strade e piazze del mondo, vestita più modestamente, in bicicletta, in metro, in pullman, senza fronzoli, pizzi e merletti e... auto blu, augurando "pace e bene" a tutti quelli che incontra, senza chiedere il certificato di battesimo..., con le braccia aperte e con un bel sorriso in faccia.

5. Sogno che l'etica entri anche in tutte le banche, cominciando dallo IOR, e che se proprio non se ne può fare a meno del bancomat, tutti i crediti e i debiti non abbiano niente a che fare con il malaffare e le fabbriche di armi e di poveri.

6. Sogno che attorno a Francesco papa, come fu per Francesco poverello, ci siano tante Chiare - d'Assisi e del mondo - per vincere tutte le battaglie per i diritti e i doveri, di genere sia maschile che femminile.

7. Sogno, finalmente, che la terra - casa di tutte le creature - sia da noi ben custodita e non inquinata da polveri più o meno sottili e da montagne di rifiuti impossibili da smaltire nei secoli dei secoli! E invece possiamo cantare insieme alle prossime generazioni il cantico delle creature.

"Pace e bene" con il vangelo

Ecco i miei sette sogni e segni che mi permetto di condividere con voi, pregando che, come sacramenti  della salvezza oggi, realizzino il passaggio - la Pasqua - del nostro mondo, al quale il Signore ci ha mandato a predicare, danzare, cantare il vangelo di Gesù Cristo, "sine glossa", senza ma e senza se..., per farlo diventare un pezzo del regno di Dio! Il Signore crocifisso e risorto sia la nostra pace e il nostro bene!



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