Sinodo: un inizio promettente!
La gente ha iniziato a riempire la Chiesa prima delle 15, lo scorso 11 dicembre, il primo dei due sabato pomeriggio che la parrocchia di San Francesco Saverio di Manila ha dedicato alla “Consultazione sinodale”. Provvidenzialmente, le persone hanno risposto con entusiasmo all’invito di Papa Francesco e della Chiesa Universale di radunarsi e di condividere quanto siamo capaci di camminare insieme, di decidere insieme e di uscire dalle nostre chiese per condividere il dono Dio, la sua Parola e il Pane che dà vita.
Quello che mi ha colpito di questa consultazione sinodale, coordinata dai laici inviati dalla diocesi, è stato che la spiegazione del processo e l’attuazione della consultazione stessa sono stati preghiera. Già a partire dalle istruzioni impartite si è pregato, invocando lo Spirito Santo, cantando e chiedendo a Dio di donarci la sua Sapienza. Quando le persone si sono ritrovate in gruppi ristretti, in modo da dare a tutti l’opportunità di parlare, ogni domanda è stata preceduta dalla Parola di Dio e da una preghiera. È stato interessante vedere le persone alzarsi in piedi, raccogliersi e ascoltare la Parola, prima di sedersi e rispondere alle domande preparate per questo cammino sinodale.
Nel primo sabato hanno risposto alle domande dei primi 5 temi: “Compagni di viaggio”, “Ascolto”, “Parlare chiaro”, “Celebrazione” e “Condividere la responsabilità della nostra missione”.
Il 18 dicembre, invece, abbiamo affrontato “Il dialogo nella Chiesa e nella società”, “Ecumenismo”, “Autorità e partecipazione”, “Discernere e decidere”, e infine “Formarci nella sinodalità”.
Un altro dettaglio che ha attratto la mia attenzione è stata l’enfasi data a tre aspetti del cammino sinodale: la partecipazione, l’ascolto e il discernimento. Partecipare significa essere presente con il corpo, con la mente e con il cuore. L’altro è importante e voglio dimostrargli che sono intenzionato ad ascoltare e a cercare di capire quello che vuole condividere. L’ascolto è un segno di attenzione e apertura verso l’altro che mi arricchisce con quello che è e che ha da dirmi. Infine il discernimento: lo Spirito Santo che vive in noi si esprime attraverso il nostro decidere insieme.
Cos'è successo nei gruppi? In realtà, non sappiamo ancora cosa sia emerso. Non so quali parole lo Spirito Santo abbia suscitato. Però, più di una persona ha ringraziato dicendo che questa esperienza di sinodalità è stata molto arricchente. Si è sentita ascoltata? Si è sentita parte di una comunità? Ha trovato conferma di ciò in cui credeva? Ha realizzato quanto lo Spirito Santo agisce tra di noi?
Sono convinto che, se le nostre parrocchie, la Chiesa, sapranno adottare il processo promosso in questa occasione, allora saranno capaci di concretizzare la comunione, di allargare la partecipazione e di vivere la missione.