Riscoprire il valore del silenzio, Con ''ComproMissione''
Il silenzio, il calore di un camino e la luce di Cristo: questi sono stati i tre compagni di viaggio di noi ragazzi del gruppo "ComproMissione" nei due giorni di ritiro quaresimale. Ci siamo ritrovati nello splendido convento cappuccino immerso nel verde, presso Vietri di Potenza, e lì, con il prezioso aiuto di suor Piera Grandi, abbiamo trascorso circa 48 ore lontani dal caos della vita cittadina, dal "tran tran" quotidiano.
Pensieri ed emozioni della sera
La Parola di Dio, e in particolare l'episodio di Zaccheo così come riportato dall'evangelista Luca, è stato il punto di partenza, l'oggetto e il filo conduttore delle nostre riflessioni. Gesù attraversa la città, chiama il più piccolo e si fa come lui, condividendo l'intimità di un pasto nella sua casa, mentre la folla ostacola e giudica: quante volte anche noi ci sentiamo piccoli, impotenti, di fronte alla prepotenza della società in cui viviamo? Quante di queste volte ci sforziamo di "arrampicarci" per vedere, scoprire Cristo? E quante volte, toccati dal suo sguardo, abbiamo risposto sollecitamente alla sua chiamata?
Certamente gli spunti di riflessione non sono mancati! E la condivisione, sotto forma di preghiera, durante la bella adorazione serale alla luce del camino, ci ha permesso di tirare fuori i nostri pensieri, le nostre emozioni, dopo una giornata non semplice, di silenzio.
Rispondiamo come Zaccheo
La giornata successiva, anch'essa all'insegna del raccoglimento, ci ha fornito una lettura attuale e "giovanile" del passo di Luca: avere il coraggio di attraversare le nostre città senza per questo essere risucchiati nella logica della società in cui viviamo, facendoci testimoni per gli altri attraverso la nostra vita. "Voglio che la mia vita, il mio carattere, le mie azioni parlino per me e dicano che sto seguendo Gesù", così diceva Shahbaz Bhatti, ministro pakistano per le minoranze religiose ucciso dagli estremisti islamici, e così anche noi vogliamo vivere, essendo segno tangibile dell'amore del Padre, portando con gioia e vivacità il suo messaggio.
Ma a che punto siamo nel nostro percorso individuale? Questa è la domanda che ci hanno posto p. François, p. Simone, suor Olivia, Nuccia e Carmine, nostre guide in questo percorso. Si è trattato di una "lettera di fruttificazione", un'occasione per guardarsi allo specchio dell'anima ed essere sinceri con se stessi e con chi, con tanto amore e dedizione, ci è stato accanto preparando per noi incontri e riflessioni; una conclusione perfetta per due giorni intensi e coinvolgenti per un gruppo di giovani come tanti altri,
ma con un dono straordinario: la fede e la voglia di mettersi sempre in discussione, rispondendo, come Zaccheo, alla chiamata di Cristo.