Ricordi di catechismo…
Non so come mai, ma il gatto mi è sempre piaciuto. Forse perché una volta con lui ho avuto un’avventura, conclusasi tragicamente. Avevo circa 7-8 anni e in casa nostra c’era un gatto a cui ero molto affezionato. Un giorno l’ho preso in braccio, sono uscito dalla porta di casa e stavo attraversando la strada. In quel momento non mi sono accorto che stava arrivando un motorino. Il gatto mi stava scappando dalle braccia. Ci siamo scontrati. Io non mi sono fatto niente. Sono caduto e quando sono venuti a tirarmi in piedi, chiedevo dove fosse finito il gatto. Purtroppo era finito sotto le ruote del motorino e non ce l’aveva fatta. Mi sono messo a piangere. Da quel momento, ho cominciato a sentire la presenza di un essere vivente a quattro zampe. Tutto questo per dire che intorno a noi ci sono persone di cui avvertiamo la presenza, non al momento, ma più avanti nella vita. Vorrei parlare delle catechiste che ci hanno preparato alla prima comunione e alla cresima. Ogni volta che ritorno a casa, vado a guardare le fotografie di quegli anni. Sono ancora in bianco e nero. Ci sono le catechiste e i miei compagni con cui ho condiviso questi momenti importanti. Siamo tutti inginocchiati vicino alla balaustra dell’altare in attesa di ricevere Gesù per la prima volta. Poi ci siamo ritrovati a mangiare la cioccolata calda con i biscotti. Questa è stata la festa! Ma quello che ci hanno insegnato le due signorine è ancora dentro di noi. È passato tanto tempo e le ricordo con simpatia. Da piccolo, non ho apprezzato a sufficienza il dono della loro testimonianza, ma spero che chi ha dato loro la forza e il coraggio, le abbia accolte con simpatia e affetto… come io ho fatto per il primo gatto che ho conosciuto!