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Religioni, fede e dialogo: 18° convegno missionario, Calabria

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Il 25 e 26 giugno si è svolto il 18° convegno regionale missionario dal titolo "Migrazioni, aeropago di evangelizzazione". L'evento s'è tenuto nella diocesi di Oppido Palmi (RC), a Barritteri di Seminara Monte Sant'Elia, organizzato dalla commissione regionale per la cooperazione tra le chiese, guidata da don Paolo Martino. Hanno aperto il convegno mons. Giuseppe Fiorini Morosini, vescovo di Locri Gerace, e mons. Luciano Bux, vescovo di Oppido Palmi.

Come san Paolo ad Atene

Il vescovo Morosini, ha letto l'episodio di san Paolo all'areopago di Atene. Ha spiegato che gli eventi scritti negli "Atti degli apostoli" non sono solo cronaca di quel tempo, ma parametri a cui guardare nell'attuale fase di cambiamento della società, quando le nazioni a cultura cristiana tendono verso il pluralismo religioso.

San Paolo si trova a parlare con filosofi appartenenti a diverse scuole di pensiero - epicurei, stoici, ateniesi - e viene tacciato subito come ciarlatano. Eppure, egli continua la sua missione con decisione, non ha paura di annunciare quel Dio che loro non conoscono.

Come l'apostolo Paolo, i cristiani sono chiamati a compiere l'annuncio del vangelo con sicurezza e coraggio. Non si devono lasciar condizionare da chi, in nome di un rispetto laico delle diverse culture, non annuncia Cristo.

Immigrati ed emigranti

Mons. Luciano Bux ha accennato al fenomeno in atto nella società calabrese. Se in passato si assisteva all'emigrazione di adulti in cerca di lavoro, oggi c'è un fenomeno di immigrazione sconosciuto in Calabria nei secoli precedenti: sul territorio ci sono circa 4mila stranieri provenienti dall'Africa - in prevalenza di religione musulmana - e dall'Est Europa, soprattutto donne e bambini.

Nel frattempo, sono state costruite tre moschee e una quarta è in fase di costruzione; sono stati costruiti campi sportivi dove i bambini di ogni religione possono giocare insieme. Accanto a questo fenomeno si assiste anche all'emigrazione dei giovani calabresi laureati, che in Calabria non vedono possibile un futuro professionale a causa della forte disoccupazione.

Tre modalità d'approccio

Uno dei relatori è stato p. Marcello Storgato, direttore del mensile "Missionari Saveriani", missionario in Bangladesh per oltre vent'anni.

Padre Marcello ha spiegato di aver vissuto con una popolazione a maggioranza islamica, di non aver battezzato alcun musulmano, pur avendo sempre cercato di annunciare il vangelo e di testimoniare la carità cristiana. È convinto che le diverse culture siano una ricchezza che Dio distribuisce sulla terra.

Ha poi presentato tre modi di approccio verso i fratelli di religioni diverse. Il primo è porsi come obiettivo la convivenza pacifica tra i popoli. Un secondo approccio è l'annuncio efficace attraverso il contatto personale e la preghiera. Il terzo è il livello della testimonianza e dell'accoglienza, considerando anche le problematiche interne alle differenti culture.

Le verità irrinunciabili

Padre Marcello ha poi spiegato di aver guardato a Dio e cercato di esercitare la pazienza, proprio come fa Dio, che vuole la realizzazione del suo disegno, ma ha tanta pazienza e rispetta la nostra libertà. Lo Spirito Santo sta già operando in ciascun popolo. Noi dovremmo osservare lo Spirito che lavora, leggere i segni e seminare la Parola. Il resto lo farà la Trinità Beata: Padre, Figlio e Spirito Santo.

Un problema dei cristiani di oggi riguarda l'analfabetismo nella fede. È fondamentale riacquisire le convinzioni cristiane profonde, senza le quali non siamo in grado di annunciare il vangelo. E per curare l'identità cristiana occorre tenere presenti le verità irrinunciabili per il cristiano: Dio è unico nella Trinità; Gesù-Dio è morto e risorto per amore di tutti; lo Spirito Santo rivela nel tempo la pienezza della rivelazione; Maria è madre di Cristo Salvatore. Per il musulmano, invece, Allah è unico ma solitario (non è Trinità); Gesù non è Figlio di Dio, non è morto sulla croce e non è risorto; il corano è copia immutabile del libro celeste; Maometto è l'ultimo profeta.



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