Sono numerose le testimonianze su p. Primo Battistini, salito al cielo improvvisamente il 1° maggio scorso. Ve ne proponiamo una che arriva direttamente dal Brasile.
Anche noi desideriamo esprimere, insieme a voi, il nostro “grazie” a p. Primo! Scriviamo questa lettera con il cuore e le dita di migliaia di pescatori, contadini ed operai che da lui hanno imparato a credere e a vivere un rinnovato annuncio della ‘Buona Notizia’ (Mc 1,1) di Gesù.
Ringraziamo Dio che, sin dagli anni ’60, ci ha fatto il prezioso regalo di inviare un gruppo di missionari saveriani in Amazzonia, in particolare nella regione di Abaetetuba. Ricordiamo, in particolare, p. Primo Battistini e p. Sergio Tonetto, che sono stati i pionieri di un Vangelo annunciato e vissuto nella preghiera, nella pratica della giustizia e nell’appoggio all’organizzazione di pescatori, contadini e operai.
Ci hanno annunciato e insegnato - con parole semplici e profonde e con l’esempio di vita - il Gesù del Vangelo, impegnato a vivere, pieno di Spirito Santo e con fame e sete di giustizia (cf Mt 5,6), la solidarietà con i poveri, i sofferenti, gli esclusi e gli ultimi della società.
In Brasile, gli anni ’70 ed ‘80’ sono stati tra i più violenti. Numerose furono le vittime sacrificate nella resistenza contro le grandi imprese agricole nazionali ed internazionali: gli insaziabili ‘fazendeiros’, i violenti ‘grileiros’, gli assassini ‘de aluguel’, disposti a tutto per sottrarre le terre ai ‘posseiros’, piccoli ed antichi proprietari di terreni di pochi ettari, per il sostegno familiare.
Con la presenza tra noi, nell’animazione spirituale e in appoggio all’organizzazione comunitaria e sindacale, i saveriani e p. Primo ci hanno dato l’esempio di fede viva. Ci hanno aiutato ad avere il coraggio di resistere, di difendere la nostra terra, le nostre piccole proprietà rurali e le nostre famiglie dall’ingordigia dei ricchi e dei potenti.
P. Primo è stato un profeta con il sorriso sincero, con il cuore sempre aperto all’ascolto dei piccoli e con la Parola illuminata dallo Spirito per consolare, riflettere e sostenere nei momenti di stanchezza e di scoraggiamento. Con lui, la nostra gente ha imparato il Vangelo, così come Gesù lo ha annunciato, predicato e vissuto, con entusiasmo e coraggio, nella vita familiare e comunitaria, appoggiando le Comunità Cristiane di Base (CEBs), i gruppi di giovani e di adulti, di uomini e di donne, disposti a difendere i diritti fondamentali della vita delle persone come figli di Dio: vita, salute, educazione, lavoro, dignità, in difesa della giustizia sociale e della qualità di vita, sempre illuminati e sorretti dalla Parola di Dio.
Oggi, celebriamo con gratitudine il suo aiuto e la sua assistenza religiosa e sociale. Gli inviamo questa ‘Lettera comunitaria’, perché possiamo ereditare da lui il sorriso e gli occhi pieni di fede e speranza, pur tra le difficoltà della nostra dura vita di ribeirinhos delle isole di Abaetetuba, di camponeses delle parrocchie di ‘Acará, Moju, Bujaru, Tomé-açu’ e di operários del distretto industriale di Barcarena e Vila dos Cabanos.
Al nostro “carissimo p. Primo” esprimiamo tutta la nostra saudade, come amici di ‘camminata nel deserto’… Grazie p. Primo! Assistici dal cielo e aiutaci a costruire il mondo di Giustizia per i poveri del mondo.
