Pregate il padrone della messe
Per giovani vocazioni missionarie
La casa dei saveriani, in questi giorni, sembra diventata più silenziosa. Il clima autunnale favorisce l’esodo delle persone, che a volte frequentano il nostro parco. Non ci fossero i gruppi di giovani che si ritrovano da noi per pregare e per le loro attività, se non ci fosse la gente che va e viene per tanti diversi motivi, ci troveremmo un po’ spaesati. Eppure sembra che a questa situazione dobbiamo proprio farci il “callo”.
Due domande simili
Due nostri giovanotti, forse i più vivaci, sono andati ad Ancona per continuare il loro cammino formativo. Un altro ci ha lasciati per intraprendere un cammino diverso. Per dono del Signore, ci è arrivato Alessio da Lissone, per iniziare il suo cammino missionario, e il diacono Utomo, che trascorre con noi un anno di servizio pastorale.
Chi di voi è veloce nel fare i calcoli, capisce che il numero delle presenze giovanili in questa nostra casa è diminuita. Certamente la qualità non manca, ma c’è anche la preoccupazione di una casa missionaria che a poco a poco... invecchia. Le domande, che a volte arrivano fino ai nostri orecchi, sono queste: “cosa succede?”; oppure, “cosa possiamo fare?”.
Una risposta a due livelli
La risposta non è facile e si sviluppa su due piani: il progetto di Dio e la nostra adesione al suo progetto. Si possono dare tante giustificazioni, fare tante analisi, tutte da prendere seriamente. Ma la soluzione non è automatica. Una cosa è certa: bisogna ripartire con ordine, dando le giuste precedenze ai nostri sforzi e al nostro impegno. Il primo impegno, in cui tutti siamo coinvolti, è quello della preghiera.
Ma come - direte - con tutto quel che c’è da fare? Sì, partiamo proprio con la preghiera. Infatti il Signore ai suoi discepoli aveva raccomandato, come prima cosa, di pregare: “pregate il Padrone della messe, perchè mandi operai nella sua messe”. Non li aveva certo esonerati da dare la loro personale risposta, ma aveva messo in chiaro le precedenze. È il Signore che prende l’iniziativa, che fa la proposta e tocca il cuore dell’uomo.
Pregate insieme a noi
Altrettanto importanti sono gli strumenti, ovvero ciascuno di noi. Attraverso di noi arriva la sua Parola, il suo invito, la sua chiamata. La nostra testimonianza di vita è la garanzia della bontà di una risposta generosa. Perciò, niente tristezza o nostalgia. Ridiventiamo ottimisti, perché siamo sicuri della fedeltà di Dio al suo progetto e anche del nostro stesso desiderio di aderirvi.
Vi invitiamo quindi a unirvi nella nostra preghiera per il dono di nuove vocazioni missionarie. In casa nostra ogni giovedì abbiamo l’adorazione eucaristica, proprio con questa intenzione.
Se anche voi ne sentite l’urgenza non esitate a unirvi a noi, almeno spiritualmente.