Pietro, l’uomo nuovo
Me lo diceva sempre mio papà, quand’ero piccolo: “Simone, hai la testa dura; qualcuno un giorno ti chiamerà Pietro”. Io non ci facevo caso. Ma quando un giorno mi disse che ormai ero pronto per andare a pescare con lui, non ho potuto rifiutare. E così sono diventato pescatore. Con gli amici di Cafarnao, la sera, mentre sistemavamo le reti, ci raccontavamo i nostri sogni. Poi, quando le stelle cominciavano a riempire il cielo di luci, ognuno di noi ne sceglieva una ed esprimeva un desiderio. Il mio amico Giovanni mi ricordava la storia di quel nome che sarebbe arrivato un giorno. Io lo rincorrevo e ci tuffavamo nelle acque del lago. Poi ci stendevamo sulla sabbia, con gli occhi chiusi e ci addormentavamo.
Un giorno di primavera, mentre stavamo tornando dalla pesca, ho visto sulla riva un uomo. Nessuno lo conosceva. Ma qualcosa mi diceva che stava per capitare qualcosa di speciale. Noi eravamo stanchi. Nessun pesce era finito nelle reti. E quel tale ci dice di andare di nuovo al largo, a pescare. Insegnare a noi pescatori il mestiere! Però, mi sono detto, che provare non costa niente. Buttiamo le reti e i pesci entrano tutti. Non capisco più niente. Arrivato a riva, quel tale mi dice: “Pietro, vieni con me!”. Il nuovo nome era arrivato e io non potevo stare a casa. Con gli altri amici dovevo andare con Lui. Ormai Simone era rimasto in riva al lago. E Pietro era un uomo nuovo, l’amico di Gesù.