Serafina, giovane giapponese neo battezzata, e Daniele, giovane mantovano neo laureato, si consacrano a Dio per la missione nella Famiglia saveriana.

La casa dei missionari, a Desio, ha visto arrivare, passare, partire tantissima gente. E' sempre stata un nido, una rampa di lancio, un punto di riferimento, una casa accogliente per tutti: giovani in formazione, missionari in partenza o in arrivo, gruppi impegnati in diverse forme di volontariato e tanti tanti amici.

Il denominatore comune di tutti è l'amore per la missione. Missione alla quale dedicare le proprie forze, il proprio tempo, la propria vita. Sempre con uno stretto legame di simpatia e collaborazione fra chi lo fa in modo occasionale e chi invece come scelta definitiva e totale.

Serafina, fresca di battesimo, vuole diventare saveriana

Recentemente dal Giappone sono arrivate due ospiti. Una ragazza fresca di battesimo e una signora anziana che è la sua madrina. Serafina - questo è il nome di battesimo della giovane - sta per entrare fra le Missionarie di Maria, comunemente conosciute come "saveriane".

L'incontro con Gesu', avvenuto quasi casualmente ma divenuto poi travolgente, le ha aperto una strada nuova e inaspettata. Battezzata con la sorella la notte di Pasqua di tre anni fa, Serafina non ha considerato chiuso il discorso di consacrazione al Signore e ha cercato un modo più profondo di amarlo e di testimoniarlo. Con lo stesso entusiasmo con il quale partecipava alla santa messa e agli incontri di catechesi in preparazione del battesimo, ha partecipato agli incontri giovanili vocazionali delle missionarie saveriane del Giappone.

Ora sembra proprio intenzionata a dedicare tutta la vita ai fratelli e alle sorelle del mondo intero, e a Colui che le ha trasformata la vita con il dono della fede.

Daniele, giovane laureato, diventa saveriano

Domenica 14 luglio la carovana dei missionari ed amici si è avviata verso Montanara, un piccolo paese della provincia di Mantova, per partecipare alla festa di prima professione religiosa di Daniele Sarzi Sartori. Un giovane che ha deciso di dedicare a Cristo e ali' annuncio del vangelo tutta la sua vita.

Alla celebrazione, tanti saveriani, con gioia, hanno fatto cerchio attorno al nuovo fratello. Ma anche tanti giovani amici hanno manifestato la loro gioia per questa nuova vita consacrata alla missione. E' stata una grande festa di famiglia, una festa di tutta la comunità cristiana che si è aperta al richiamo di Cristo.

Daniele si è laureato in lingue orientali con specializzazione in giapponese. Durante gli studi universitari aveva trascorso alcuni mesi in Giappone, ospitato da una famiglia con cui si sono instaurati rapporti di profonda amicizia.

C'erano anche loro a Montanara il giorno della professione religiosa; così hanno fatto conoscenza con la famiglia di Daniele.

A Desio, Daniele aveva trascorso due anni per maturare nella sua scelta, prima di andare ad Ancona per il noviziato saveriano. Gli amici studenti gli hanno appioppato il nomignolo di "nonno", per la sua età (ora è a quota 33) e forse anche per la sua statura (a quota 1,92). Questione di invidia o fenomeno di nonnismo tra i giovani saveriani?

Da Desio, un fervido augurio da parte dei padri che lo hanno accompagnato nel suo cammino di formazione; da parte dei giovani che insieme hanno vissuto, studiato e pregato; da parte di tutti coloro che lo hanno incontrato e conosciuto.

A Serafina e Daniele auguriamo di continuare, con perseveranza e tenacia, il loro cammino nella sequela di Cristo, nel carisma del beato Conforti.