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Per costruire un ponte di fede

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Intervista a Don Luigi, "Fidei donum" in Guatemala

Don Luigi Pellegrino, sacerdote diocesano di Taranto, è in partenza per il Guatemala come missionario “fidei donum”. Siamo andati a trovarlo e gli abbiamo fatto qualche domanda.
Quando hai scelto la missione?

Sono nato nel 1972 e sono diventato prete nel 1998. Fin da bambino mi porto dentro il desiderio di conoscere e di fare nuove esperienze.

Chi ti ha incoraggiato?

Appena ordinato sacerdote, dopo essere stato per alcuni anni vice direttore della Caritas diocesana, sono arrivato qui nella parrocchia "Regina Pacis", come vice parroco. A Lama ho conosciuto un prete del Guatemala, p. Edwin Portillo de Paz, parroco a San Francisco nella diocesi di Chiquimula - Zacapa. Sono stato ospite da lui per due mesi in estate. Poi, ho ripetuto l’esperienza in altre occasioni e in altri contesti, sempre in Guatemala. Dopo questi contatti, è maturata in me l’idea di fare il prete in un’altra chiesa.

Cosa ti ha spinto a partire?

Prima di tutto, parto per fare un’esperienza di condivisione e di fede. Da parte mia non ci sono pretese, se non quella di condividere una fede universale. In secondo luogo, questa mia scelta è una risposta evangelica al desiderio del mio vescovo mons. Luigi Papa che, insieme alla comunità diocesana, si fa partecipe della missione universale della chiesa. Il nostro vescovo aveva detto che volentieri avrebbe concesso il permesso di partire per la missione a un suo sacerdote diocesano, ben disposto a collaborare con un'altra chiesa locale all’estero. E allora eccomi qui.

C’è stato anche un gemellaggio!

È vero. La mia scelta è stata frutto anche di una reciproca conoscenza tra due parrocchie. Abbiamo stretto un vero e proprio gemellaggio tra la nostra parrocchia di Lama - Taranto e quella di San Francisco, dove è parroco padre Edwin. La fratellanza spirituale del gemellaggio tra le due comunità si è fatta sentire in tutta la diocesi di Chiquimula - Zacapa. Se non ci fosse stato questo scambio, io non avrei mai conosciuto il Guatemala.

Potrai favorire l’animazione missionaria nella nostra diocesi?

 Durante la mia permanenza in Guatemala mi piacerebbe creare un reale ponte di fraternità e di comunione di fede tra la diocesi di Taranto e quella del Guatemala. Mi auguro che con questa mia esperienza personale ed ecclesiale, lo spirito della missione universale di Gesù trovi sempre maggiore espansione nel cuore di tutta la nostra diocesi, soprattutto nel cuore dei giovani. Questo è anche il desiderio del nostro vescovo.

Per il momento, mi metto in cammino per accumulare esperienze valide di animazione missionaria da trasmettere a tutti. Vedremo quello che riuscirò a costruire qui, sulla base della mia presenza là. Da lì a qui e da qui a lì: l’esperienza deve diventare testimonianza, che non si può delegare ad altri.

Quanto starai in Guatemala?

Comincio con un impegno di tre anni, ma poi, a Dio piacendo, conto di rinnovare l’impegno fino a una decina di anni.

Quando partirai?

Conto di partire entro l’autunno. Ho già frequentato il corso di preparazione insieme ad altre 45 persone al Cum di Verona, il centro dove si “allenano” sacerdoti e laici prima di partire per la missione.

Qualcuno penserà: “Ah, don Luigi va a fare un po’ di turismo!”. Non è così. Io vado là per il regno di Dio, in nome di Gesù, a nome del mio vescovo, a nome di tutta la comunità diocesana, per favorire in tutti noi la crescita nella fede.

Tanti auguri a don Luigi

Nel bel mezzo dell’estate appena trascorsa, alla parrocchia "Regina Pacis" di Lama - Taranto, è arrivata una bella notizia: il vice parroco don Luigi Pellegrino, dopo sei anni di entusiasta ed entusiasmante presenza a Lama, ha scoperto una vocazione nella vocazione, quella della missione.

Così, entro la fine dell’autunno don Luigi volerà verso il Guatemala, dove si metterà a disposizione del vescovo locale come missionario “fidei donum”, nella diocesi di Chiquimula - Zacapa.

Questa sua scelta ha incuriosito tutti gli amici e conoscenti di don Luigi; ma ha sorpreso felicemente e specialmente anche noi missionari, residenti nella stessa parrocchia di Lama.

Noi da qui accompagneremo don Luigi Pellegrino costruendo un bel "ponte", fatto non solo con la preghiera e l'incoraggiamento, ma anche con qualche aiuto concreto di solidarietà. E restiamo in attesa delle sue lettere, che ci racconteranno la sua nuova esperienza missionaria.



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