Padre Rigon dal Bangladesh
Carissimi, non posso lasciare vuoto di un augurio il santo Natale e il nuovo anno. Perciò da Shelabunia, ai margini della foresta "Sundorbon", mando questo messaggio prendendo ispirazione da un canto folkloristico bengalese del grande poeta Lalon.
"Vedo un fiore prodigioso! Dov'è la pianta, dov'è la radice? Il fiore è fiorito nell'infinito ed eterno lago della divina contemplazione. Il mistico contemplando questo fiore, conosce il tempo e il luogo della sua apparizione. Nel cammino la Vergine nasconde il suo Gioiello. Il mistico conosce la realtà dell'unione del Gioiello e della Vergine!
Il cammino del fiore vergine è come la pietra magica per il ferro. In questa nuova creazione non ci sono dei né dee d'adorare; c'è Amore! Mettiti alla scuola del loro semplice amore: sorgerà la sapienza, svanirà il peccato.
Nella gestazione, sangue e seme sono due Esseri; c'è nuova creazione. Sangue e Spirito portano frutto in questo fiore. L'uomo si domanda: chi è l'ape di questo fiore?". (Lalon, Gitika 100)
A tutti, auguri per tutto l'anno!
p. Marino Rigon, sx - Shelabunia, Bangladesh.