Padre Polimena dal Mozambico
Ho dovuto chiedere l'abbonamento personale ad alcune riviste perché io abito a 450 km da un posto internet e a 500 km dalle tre missioni dove vivono gli altri saveriani. Tutta la posta per i 12 saveriani che lavorano in Mozambico arriva fino a Dondo, ma si ferma lì. È qualcuno di noi che, approfittando di un viaggio, porta la posta fino all'ultima destinazione. Vi devo fare una lezione di geografia; se entrate in Google Maps e seguite le mie spiegazioni potrete vedere la posizione della nostre missioni in Mozambico.
Dieci anni fa i saveriani sono arrivati a Dondo, a 30 km da Beira, la città sull'oceano Indiano. Qui ci raduniamo ogni tanto per i nostri incontri, e solo qui abbiamo televisione e internet a banda larga (ma qualche volta si restringe tanto che non passa un filo di niente).
Poi abbiamo aperto la missione di Chemba, a 500 km a nord-ovest di Beira: una missione abbandonata durante la guerra civile, tanto che nella vecchia casa crescevano rigogliosi alberi. Chemba è sulla riva destra dello Zambesi, vicino al confine meridionale del Malawi. Poi è stata aperta la missione di Sena, a 40 km a sud-est di Chemba, sulla stessa riva dello Zambesi. Sena è tra le città più antiche del Mozambico; nel 1530 c'erano gesuiti, domenicani e diocesani con le rispettive strutture, ma non è rimasto niente.
Infine è stata aperta la missione di Charre, sull'altra riva dello Zambesi, al confine sud del Malawi. Per motivi di studio della lingua, io sono a Inyangoma, a 30 km a est di Charre. Le comunicazioni qui non sono facili. Grazie al cielo, c'è un ripetitore per cui si possono usare i cellulari. Internet, neanche a parlarne. Mi hanno detto che hanno già collocato un cavo a fibre ottiche per collegare tutta la costa orientale dell'Africa, per cui prima o poi saremo collegati con il mondo intero. Certo, per spiegarvi i miei 450 km mi sono dilungato un po', ma è stato un piacere chiacchierare con voi.
p. Nicola Polimena, sx - Mozambico.