Padre Dovigo dal Congo RD
A inizio dicembre abbiamo vissuto momenti difficili all’Aumônerie ISP, l’istituto che deve molto a p. Domenico Milani. Le rette della scuola sono aumentate quasi del 50% e gli studenti hanno reagito con barricate e proteste. Il direttore non è stato pronto al dialogo, solo con l’intervento del ministro regionale si è accettato un compromesso.
Mercoledì 7, però, è intervenuta la polizia con gas lacrimogeni e lancio di “granate” che hanno ferito alcuni studenti. Con la forza, una decina di uomini sono entrati nell’edificio, hanno invaso i quattro dormitori ferendo alcuni presenti e ribaltando letti e valigie. Dopo mezz’ora, sono ripartiti con 11 computer, 12 telefonini, quasi 500 dollari e due studenti in ostaggio. Con l’avvocato Darius, abbiamo verificato i danni e ci siamo recati dalla polizia di Bukavu con sette testimoni.
L’incursione, senza alcun mandato, aveva come pretesto l’accertamento della presenza di armi, machete o coltelli nell’edificio. In realtà, era solo una punizione per cercare un capro espiatorio. Dicevano che noi tenevamo riunioni per destabilizzare lo stato. Una follia!
Abbiamo fatto visita in ospedale per confortare il giovane Justin Mugisho (nella foto), che è stato ferito gravemente dallo scoppio di una granata. All’Aumônerie, abbiamo pregato per la riconciliazione e la pace in un paese che già da tanto tempo soffre l’ingiustizia.
p. Giuseppe Dovigo, sx - Bukavu, Congo RD.