Padre Colasuonno dal Congo RD
3 dicembre, festa di san Francesco Saverio: nonostante le tante attività pastorali (visita alle comunità e ai malati, confessioni e Messe…), i saveriani hanno trovato il tempo per riunirsi alla domus saveriana di Bukavu, per meditare, pregare e festeggiare il grande patrono san Francesco Saverio.
I confratelli p. Jesús Tinajera e p. Gerardo Pretel hanno preparato un powerpoint, con diapositive sulla spiritualità e metodologia missionaria del santo missionario gesuita del 1500.
È noto che il Saverio attirava i bambini suonando una campanella; insegnava loro il Pater, l’Ave Maria, il Credo in latino ed erano pronti per il battesimo. Se usassimo oggi il suo metodo, avremmo migliaia e migliaia di bambini dei quartieri di Cahi e Panzi. Ma qui in Congo il catecumenato dura quattro anni…
Alla festa c’erano anche gli studenti saveriani di filosofia: una trentina.Anche per loro il powerpoint aveva dei consigli:
sull’esempio di Saverio, curare lo spirito di preghiera, non abbassare gli ideali della vita, fare tutto e sempre per la gloria di Dio.
La festa si è conclusa con la Messa e un pasto fraterno e delizioso.
A tavola, nella discussione con gli studenti congolesi c’era ampio consenso:
san Francesco Saverio e la sua spiritualità sono attuali anche in Congo, e lo saranno anche in futuro.
p. Nicola Colasuonno, sx - Cahi, Bukavu (RD Congo)