Padre Borelli dalle Filippine
Nel quartiere di Tumana, alla periferia di Metro Manila, vivono oltre 50mila abitanti. Non avendo ancora una chiesa parrocchiale, ci appoggiamo alle cappelle, che sono un buon punto di riferimento per i fedeli vicini, in cui i bambini ricevono l'istruzione religiosa. La zona più povera è "Palay", un luogo abbandonato e in balia delle sette fondamentaliste. Proprio qui vogliamo offrire una presenza religiosa più significativa e la domenica celebriamo la Messa.
Finora l'altare è sotto una pianta di mango; un telone giallo viene steso ogni volta che celebriamo, per difendersi dal solleone o dalla pioggia. Questa sistemazione precaria impone ogni volta lo spostamento abbastanza impegnativo di sedie e di tutto l'occorrente per la celebrazione. A questa gente così povera, ma così vicina al vangelo dei poveri, vorremmo offrire uno spazio più decoroso per l'incontro con il Signore.
Una chiesetta in muratura e tetto con lamiere zincate, dedicata a san Guido Conforti, potrebbe diventare una bella realtà, dove il santo vescovo missionario e apostolo del vangelo è venerato con amore anche dai più piccoli.
Parlando del progetto con la signora Diwata, responsabile di questa zona pastorale, ho notato la commozione sul suo volto: "Noi non potremmo farcela senza l'aiuto di Dio; metteremo anche un grande Crocifisso, perché sappiamo che tanti bambini passeranno accanto e sosteranno qui per una preghiera".
Così continuerà la parabola di san Guido Conforti, quando bambino, sulla via che lo portava a scuola, sostava a pregare davanti al grande Crocifisso. Lui, san Guido, che con la sua vita ci ha sempre detto di appartenere a Dio, merita di essere conosciuto. Ci ha insegnato a guardare in alto, ci ha indicato la via e ha portato anche noi vicino a Dio. "Grazie Guido, sei santo per il mondo intero, e il popolo filippino ti aspetta con gioia!".
p. Emanuele Borelli, sx - Marikina, Filippine.