Nel nome di Simone e delle Filippine
P. Simone Piccolo, saveriano della Gazzera ha partecipato alla “Festa missionaria” di domenica 22 maggio, nella casa di Zelarino. È stata una giornata vissuta intensamente e preparata con amore da tanti volontari di tutte le età.
Tutta la creazione era presente
L’aria di festa che si respirava, e le tante bandiere dei paesi del mondo ce lo ricordavano, ci ha fatto entrare in un’atmosfera speciale. Mentre, da una parte, si preparava il pranzo, nel prato antistante la casa arrivavano degli “ospiti speciali”: cavalli, pony, caprette, conigli, pulcini e la mucca Ercolina con il suo fido guardiano. Insomma, si potrebbe dire che tutta la creazione, in vari modi era presente.La Messa, presieduta da p. Simone, ci ha aiutato a condividere la gioia dell’incontro con Gesù e con i fratelli delle Filippine che egli raggiungerà a fine ottobre.
Poi, naturalmente, dopo lo spirito, anche il corpo doveva essere nutrito. Così, siamo finiti tutti a tavola per gustare il frutto del lavoro silenzioso e gioioso dei volontari. L’immancabile estrazione a premi, per aiutare p. Simone a far crescere persone nelle Filippine, ci ha ricordato la frase di papa Francesco:
“L’amore non è sentimentalismo, ma fatti concreti”.
Se il sogno diventa realtà…
Il sole ci ha accompagnato e riscaldato per tutta la giornata. È stato bello stare insieme ad amici venuti da tanti Paesi, per vivere momenti di fraternità e per non dimenticare i nostri fratelli nel mondo. Certo, viene un po’ di nostalgia pensare che p. Simone parte per le Filippine. Vorremmo accompagnarlo anche noi, magari ritornando dove abbiamo vissuto la nostra giovinezza missionaria. Chissà se un giorno, anche per noi, il sogno diventerà realtà!
Nel frattempo preghiamo per lui e accompagniamolo con la nostra simpatia. Avremo modo di salutarlo ancora in ottobre.
Sicuramente lui ne approfitterà, ancora una volta, per riscaldare il nostro cuore, per aprirlo sempre di più al mondo intero, in modo che si realizzi quello che diceva il fondatore dei saveriani, san Guido Conforti: “fare del mondo un’unica famiglia”.