Nel giardino della missione
Cresce la missionarietà nella diocesi di Como. Per mettere in movimento tanta gente occorrono tanti volontari ben motivati e iniziative accattivanti. E bisogna dire che il centro missionario diocesano è attento a iniziative che creano sensibilità e partecipazione.
"Condividi il tuo pane con gli altri"
Padre Marco Ballabio è stato accolto nel centro missionario della diocesi, di cui farà parte. E lui ci mette dentro tutto se stesso, con una innegabile capacità di creare gruppi ecclesiali e di trasmettere il bello della missione. All'interno della commissione diocesana del centro missionario, egli ha contribuito a preparare il sussidio per la quaresima, finalizzato a sensibilizzare la fede della gente sui problemi e i bisogni delle missioni servite dai sacerdoti fidei donum Comaschi, in Perù e in Africa.
Sempre con i responsabili del centro, p. Ballabio ha curato la "scuola degli animatori missionari diocesani". In aggiunta a ciò, è stato scelto per entrare nel gruppo degli animatori missionari per la zona pastorale della bassa Comasca. Una volta al mese, lui e gli altri animatori e animatrici percorrono le strade che collegano Cermenate a Lomazzo, Bregnano a Fino Mornasco, Rovellasca a Cadorago; sempre per sensibilizzare i vari gruppi missionari sulla base di un tema annuale: "condividi il tuo pane con gli altri".
Per risvegliare la vocazione nei giovani
Padre Marco è stato chiamato anche dal centro diocesano per le vocazioni. Insieme a don Michele, ad alcuni laici e ad alcune famiglie, formano un gruppo che traduce la propria fede in incontri di animazione vocazionale per giovani diciottenni: accompagnamento personalizzato, discernimento vocazionale, contatto con i famigliari dei giovani. È un'attività coraggiosa che ha il proprio centro propulsivo nel seminario della diocesi.
La comunità saveriana di Tavernerio si sente ben rappresentata da padre Marco. Gli è riconoscente per la dedizione e la cura con cui svolge il suo servizio diocesano. Servizio che gli chiede un soprassalto di passione e di responsabilità, aggiungendosi a quelli che già svolge per rispondere alle necessità della vita comunitaria dei saveriani.