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Sulla scia di G20 e Cop-26, la Terra è stata oggetto di discussione in un incontro tenutosi domenica 24 ottobre, presso il Santuario Madonna della Grazia a Gallico. Organizzato dall’Associazione culturale Phonè, in collaborazione con il Santuario, l’incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti delle forze del quartiere di Gallico impegnate sul piano formativo: la chiesa, la scuola e il mondo associazionistico. Presente anche un rappresentante del Comune di Reggio Calabria.

rc Bertè NanàSono intervenuti p. Gaetano Lombardo, rettore del Santuario, l’insegnante Annamaria Curatola in rappresentanza dell’I.C. “Orazio Lazzarino” di Gallico, l’insegnante Teresa Pensabene del Direttivo “Il sorriso di don Bosco” e il delegato del settore ambiente del Comune di Reggio Calabria, ingegner Domenico Richichi. A me è spettato il compito di coordinare i lavori quale presidentessa dell’Associazione Phonè.
Gli interventi hanno sottolineato l’urgenza di intensificare gli sforzi sul piano educativo al fine di favorire in ogni ragazzo e ragazza un responsabile interesse verso la conoscenza del problema ambientale.

È stata anche un’occasione per condividere con il numeroso pubblico i progetti che ciascun ospite ha illustrato. L’orientamento è educare i giovani a un nuovo stile di vita. Questo può contribuire a rafforzare il senso di appartenenza e far maturare la convinzione che progredire non significa creare ambienti comodi a qualunque costo, né perseguire meri fini economici o produrre falsi bisogni, ma individuare le reali necessità dell’uomo e dell’ambiente nel quale egli vive per non dover più parlare di ecocidio, termine ricorrente nei messaggi di papa Francesco.

È apparsa chiara ai genitori e ai nonni presenti (purtroppo è mancata proprio la partecipazione dei giovani) la necessità di una particolare attenzione alla formazione delle nuove generazioni, affinché maturino una diversa visione della terra ed essa sia riconosciuta e rispettata nella sua grandezza, nella bellezza della sua varietà e soprattutto sia usata e non abusata.
Se è vero che ogni viaggio comincia con un passo, occorre agire sulla realtà locale per sviluppare nel tempo un diverso rapporto con la terra che si abita e ogni gallicese instauri una fruttuosa relazione con il quartiere. Perché Gallico, mai come in questo momento, sta dimostrando la sua fragilità con un degrado progressivo e irrefrenabile.

La Terra è anche musa e, poiché l’incontro ha voluto essere un inno ad essa dedicato, non sono mancati gli spazi poetici e musicali grazie alla collaborazione delle potesse Pina De Felice, Nancy Calabrò, Teresa Lofaro e Alessandra Maria Branca e della cantante Irene Giordano.



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