Mons. Conforti, visto di… lato
C'è chi sale su un pullman con il kit del pellegrino al completo, pronto a godersi il viaggio verso Roma e l'atmosfera unica della canonizzazione in piazza S. Pietro, e chi viaggia con la troupe di "Videomission" e la mini-redazione di "Missionari Saveriani".
Una falsa partenza e la pizza!
Venerdì 21 ottobre ore 15,30: la macchina è piena zeppa, tanto che p. Gianni deve accomodarsi quasi contro il finestrino posteriore. Prima del casello di Brescia uno stop: il vestito da cerimonia di p. Marcello è rimasto in camera. Rapido rientro, prima della nuova partenza, quella giusta.
Si fanno largo il buio e la sera, p. Gianni, in automatico, si addormenta abbracciando scatoloni e tubi di carta; ma come farà a dormire ovunque? Roma compare all'orizzonte e noi, tra un racconto e una descrizione, arriviamo a Fonte Nuova Santa Lucia, casa della sorella di p. Marcello, nostro campo base per la trasferta romana. La pizza di Maria e l'accoglienza di Vincenzo ci fanno passare fame e stanchezza. Appena poggiata la testa al cuscino ed è già sabato.
L'emozione al teatro Orione!
La mattinata libera ci permette rapide visite-parenti, poi nel pomeriggio si fa sul serio. Eccoci arrivare carichi come muli al teatro Orione di Roma per la veglia. Fiorenzo e Carlo entrano svelti in sala, piazzano telecamere e macchine fotografie, mentre io e Marcello ci dividiamo a caccia di interviste. C'è tanta gente, tanti saveriani che di solito vedo solo in fotografia. Salgo in galleria, lo spettacolo inizia, i ragazzi salernitani superano se stessi nel musical dedicato a mons. Conforti. Missionari di una certa età saltano sulle sedie come ragazzini, pellegrini assonnati si svegliano e cantano a una sola voce. Gli applausi salutano le parole di p. Rino e di mons. Biguzzi, il teatro diventa quasi uno stadio. C'è chi è commosso e chi non vuol parlare perché troppo emozionato. San Guido ha fatto il primo miracolo.
Lasciamo Roma all'ora dell'happy hour e rientriamo nella tranquilla Fonte Nuova; il giorno dopo la sveglia è all'alba. San Guido fa il secondo miracolo.
La tribuna stampa sul colonnato
È domenica mattina, è il giorno dei giorni. Marcello si accomoda accanto ad Aldo Maria Valli, vaticanista della Rai, per la diretta televisiva, con il vestito che ha rischiato di non partire; sembra quasi un vescovo.
Arriva il Papa, è l'ora di salire in... tribuna stampa, circa cento scalini per raggiungere il colonnato del Bernini, sopra la statua di San Pietro: il panorama è unico. I fotografi con le loro potenti apparecchiature scattano a ripetizione, Fiorenzo e Vincenzo non sono da meno. Che spettacolo di colori! Benedetto XVI proclama santo mons. Guido Conforti! Il terzo miracolo è compiuto...
Il pomeriggio arriva da sé. Si parte di nuovo; la meta è l'istituto Gerini in via Rebibbia. Qui i giovani presentati dal brillante p. Giuseppe Marano, salgono sul palco. A ritmo di rap, funky e rock san Guido è festeggiato ancora, in una giornata splendidamente lunga.
Colori, lingue, nazioni e missione!
È lunedì, il traffico sostenuto fin dalle prime ore del giorno. E noi dobbiamo raggiungere San Paolo fuori le mura. Qui si svolge l'ultimo atto di questa tre giorni confortiana: la Messa di ringraziamento e la professione perpetua di otto giovani saveriani. La celebrazione è un crescendo, i saveriani sono una marea bianca, la splendida chiesa di S. Paolo è piena all'inverosimile. Rispetto a san Pietro è come giocare in casa! È il tripudio di colori, lingue, nazioni, di missione!
Otto saveriani pronunciano il loro "sì" definitivo alla missione e abbracciano felici p. Rino e p. Luigi, commossi fino alle lacrime. La benedizione solenne di mons. Biguzzi congeda i pellegrini. Anche noi, carichi di zaini, cavalletti e bagagli vari, rapidamente riprendiamo la via di casa. Imbocchiamo l'autostrada per Brescia, dove ci accoglie una pioggia fitta.
Tutto è andato bene e san Guido sembra sorriderci strizzando l'occhio. È l'ultimo miracolo o solo stanchezza?