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Missioni Notizie: India, Filippine, Cambio alle missioni

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Sui diritti umani

India: fuori casta all’università. I vescovi indiani hanno espresso soddisfazione e apprezzamento per la decisione del governo di riservare il 50% delle iscrizioni nelle università pubbliche a giovani appartenenti alle caste più basse e ai fuori casta. La chiesa cattolica ha apprezzato il gesto, “poiché promuove giustizia e armonia, dato che la maggior parte dei fedeli cristiani sono dalit (“intoccabili”), tribali o delle caste più basse”, ha dichiarato p. Raj. I vescovi indiani spiegano: “Mettere in pratica i principi di uguaglianza e giustizia abbatterebbe il sistema delle caste, con forti implicazioni politiche. I privilegiati apprezzano i cristiani finché nutrono i poveri, ma li contrastano se cercano di cambiare la società e l’economia”.

Filippine: pena di morte abolita. Il parlamento ha abolito la pena di morte che era stata reintrodotta nel 1994 per 64 reati. La presidente delle Filippine Gloria Arroyo ha deciso di commutare in ergastolo la pena capitale per 1.200 detenuti. La chiesa, i movimenti a favore della vita ed esponenti diplomatici di vari paesi dell’Unione europea hanno applaudito la scelta del capo di Stato.

Sospesa da una moratoria nel 2000 sotto la presidenza di Joseph Estrada, fu la stessa Arroyo a ripristinare la pena di morte nel 2003 (anche se nessuna condanna è stata eseguita), in seguito all’aumento di sequestri e omicidi soprattutto nella ricca comunità cinese. Questa decisione era stata contestata dalla chiesa cattolica, protagonista di una battaglia a favore della vita.

La giornata dell’Africa. Nel suo intervento in occasione della Giornata dell’Africa, il presidente Napolitano ha elencato le sfide più difficili per l’Africa: le grandi emergenze sanitarie e umanitarie, i conflitti e il ruolo che in essi giocano entità dedite al traffico di risorse naturali, i flussi migratori. Napolitano ha quindi auspicato che Europa e Africa possano creare insieme uno spazio comune di civiltà: “l’unione di due mondi attraverso il Mediterraneo, luogo di incontro di civiltà, culture e tradizioni”.

Cambio alle missioni

Il cardinal Ivan Dias, 70 anni, arcivescovo di Mumbai (India), è il nuovo prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli. Sostituisce il cardinale Crescenzio Sepe, che diventerà arcivescovo di Napoli. Laureato in diritto canonico nel 1964, Dias ha ricoperto diversi incarichi presso la Segreteria di Stato vaticana e in numerose nunziature apostoliche. Dal 1991 al 1997 è stato nunzio in Albania. Dall’inizio del 1997 ad oggi è stato l’arcivescovo di Mumbai (Bombay). Nel 2001 Giovanni Paolo II l’ha creato cardinale. Diamo il benvenuto al card. Dias.

Il saluto del cardinale Sepe. “Ringrazio il Signore di questa esperienza che mi ha enormemente arricchito e mi ha aiutato a entrare sempre più nel vivo dei problemi e delle realtà di popoli e culture lontani. In questi cinque anni ho imparato molto, ho ricevuto molto e ho potuto sperimentare la straordinaria vivacità della missione, con i suoi dolori e le sue sofferenze, ma anche con tante gioie. Porto con me l’impegno eroico di tanti missionari che vivono in situazioni di enorme sacrificio, ma sempre lieti di annunciare il Signore. La mia presenza in tanti contesti di dolore ha voluto mostrare la solidarietà della chiesa che anche nelle circostanze più tragiche continua a predicare il vangelo dell’amore, della giustizia e della pace”. Ringraziamo il card. Sepe per il servizio fatto alle missioni, gli auguriamo di portare il “clima missionario” nella diocesi di Napoli.

Una storia speciale

Maria, la prima indio laureata. Con una tesi sulla lingua Ofayé, parlata da sole undici persone dell’omonima etnia del Mato Grosso, Maria de Oliveira è diventata la prima donna indigena laureata del Brasile. Maria ha 42 anni e appartiene alla comunità Pankararu del Pernambuco. È stata proclamata “dottoressa in linguistica” dall’Università di Alagoas proprio nella giornata dell’indio americano.

Grazie al lavoro di Maria, la lingua Ofayé sarà insegnata ai bambini indigeni della località di Brasilandia che per la prima volta avranno a disposizione un abecedario per facilitarne l’apprendimento. Purtroppo, le questioni irrisolte dei popoli indigeni, brasiliani e latinoamericani, sono ancora molte: la storica discriminazione sociale, il mancato riconoscimento dei diritti civili, la devastazione delle loro terre invase dalle industrie agricole, lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali da parte di latifondisti e commercianti di legname e pietre preziose, la mancanza di accesso all’istruzione e all’assistenza sanitaria.

Per superare l’emarginazione, è stato creato un portale internet www.indiosonline.org.br, rete di dialogo interculturale tra i popoli.



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