Così si legge nelle cronache del tempo: "Frate Francesco, per discutere la nuova regola, chiamò a raccolta tutti i suoi seguaci alla Porziuncola, i quali giunsero da tutte le parti in numero di cinquemila. Essi stettero alcuni giorni partecipando tutti alle conversazioni. Erano così tanti che non potendo esser ospitati si costruirono con frasche le loro capanne, e per dormire o conversare usavano povere stuoie... Fu da qui che sparse ovunque i suoi frati come missionari di pace agli uomini di tutta la terra...".
Un'iniezione di fiducia
È l'una di notte e nel parco si sente ancora qualche voce giovane cantare in compagnia. Sembra che i protagonisti della "notte bianca" stiano godendosi il fresco venticello notturno dopo la pesante giornata afosa. La giornata calda, però, non ha impedito ai coraggiosi di trovarsi per un "capitolo delle stuoie" nel quale condividere, in fraternità e amicizia, l'esperienza passata e presente di giovani impegnati per la missione e mettere solide basi per una rinnovata attività missionaria sul territorio.
In questi sei anni come animatore giovanile, ho incrociato tanti volti, ormai familiari a questa casa; abbiamo condiviso lavori ed eventi significativi, scambiate preoccupazioni e soddisfazioni con almeno una sessantina di giovani: quelli regolarmente presenti.
Vedere oggi la loro presenza e il loro entusiasmo, nonché sentire da loro proposte coraggiose e impegnative, è stata un'iniezione di fiducia nel futuro. Ci incoraggia a fare una scommessa sulle nuove forze dell'animazione missionaria a Desio.
Un laboratorio missionario
Questo è un anno particolare per tanti motivi. Ne sottolineo uno. Nel giro di dodici mesi, tanti di questi nostri giovani "mettono su casa": si sposano una decina di coppie. A questi si aggiungono le cinque coppie che da poco hanno messo alla luce il loro primo bambino. Su queste fresche famiglie, cresciute all'ombra dei missionari, vogliamo costruire un cammino permanente, legato ai temi della missione e ai nuovi stili di vita. Un segno, una presenza missionaria che comunichi un modo di pensare e vivere la famiglia dettati dai valori respirati negli anni di impegno giovanile missionario.
È proprio un anno particolare anche perchè, oltre i timori di crisi di sensibilità missionaria, sono nati e si sentono attivi tanti gruppi impegnati per le missioni e per il territorio. Questi stessi giovani pensano in grande e con loro si sta progettando nella nostra casa un laboratorio, una bottega, una fucina di attività missionaria. Luogo di incontro, condivisione, impegno, formazione dove troveranno cittadinanza tutte quelle realtà e gruppi impegnati in qualcosa di grande per il bene comune e di tutti.
Buon lavoro a tutti!
Diventa spontaneo ringraziare e fare il nome di queste realtà giovanili. I gruppi di formazione missionaria Terza domenica, Sequela, Missione giovani; i gruppi di lavoro e informazione per le missioni come Praticamente e Twende; i gruppi impegnati sul territorio come Kirvè, Desio città aperta e Mensa di madre Teresa.
Questi gruppi si uniscono ad altre realtà di adulti altrettanto vivaci e con esperienza pluriennale. Ovvero, il nostro Laicato saveriano e il nostro volontariato Cant (Centro di accoglienza notturna temporanea); anche i gruppi Gna e Rete speranza, che fanno riferimento anche alla nostra casa. Inoltre, le nuove realtà che ci arricchiscono con la loro amicizia e collaborazione, come la Comunità pakistana con i giovani e le famiglie, e Accm, l'associazione culturale cittadini del mondo, eccetera.
Pur sapendo che alcune attività possono sembrare in crisi o obsolete, l'animazione missionaria sa dove andare ad attingere nuove energie, che in una nuova stagione porterà il suo frutto. Alla vigilia del mese dedicato alla "missione", dunque, auguro a tutti un buon anno di attività e di lavoro.
