“Miei cari saveriani…”
Cari lettori, ringraziamo di cuore Anna Pisapia, assidua e affezionata lettrice di Budrio (BO), che conosce i saveriani da quando frequentava le elementari a Cava dei Tirreni (SA). Anna manifesta la sua ammirazione per ciò che noi missionari compiamo in favore dei nostri fratelli sparsi nel mondo. Per esprimere la sua gratitudine, ha scritto, come lei stessa dice, questa umile composizione, che qui pubblichiamo con molto piacere.
Signore, mio Signore, mi potevi donare una sentita e Santa vocazione, invece di avere nel cuore una grande ambizione e una sconfinata presunzione.
La mia vita ho srotolato senza aver niente combinato. Una vita fatta di sbagli e di illusori abbagli. Una vita spesa in perenne attesa e ai desideri degli altri tesa, oggi la mia vita mi pesa, indicibilmente pesa, a tutto e a tutti o quasi, mi sono arresa, meno male che non sono diventata ancora… ipertesa.
Perciò, sarebbe stata una dolce e altruistica apertura, una vocazione salda e duratura, tanto da illuminare anche la notte più oscura, vocazione che avrebbe dissolto del vivere tutta la paura e arrivare in libertà..., alla pace imperitura.
Una vocazione, come quella dei miei cari missionari, che abbandonano comodità, denari e familiari per portare la religione dove c’è solo falsa superstizione, di idoli l'adorazione e di Dio nessuna cognizione.
Miei cari, ho sempre avuto per voi un'ammirazione e una venerazione smisurata, la vostra è una vocazione da Dio baciata e dalla grazia accarezzata. Voi miei cari, siete moderni apostoli itineranti, operanti nelle affollate e disperate baraccopoli o nelle povere metropoli.
Con ardore e fervore, vivete il vostro ministero nel mondo intero. Vi spingete fino al più estremo e desolato confine della terra, anche nell’inesplorato e pericoloso entroterra, pur di far conoscere il nostro Signore e inondare tutti del suo immenso amore. I miei cari e tenaci missionari, anche colpiti a morte dagli spari, non si sono tirati mai indietro, affrontando il martirio, come accaduto a San Pietro.
Cari missionari, soprattutto voi, miei ineguagliabili saveriani, pregherò sempre per voi a piene mani, affinché, attraverso la vostra predicazione, tutti i popoli possano conoscere l'autore della creazione e della salvifica e universale resurrezione.
A voi tutti che diffondete e proclamate la buona novella, auguro il prezioso dono di una convincente favella, per poter accendere nel cuore di tutte le genti, la sacra e divina fiammella.
Anna Pisapia, Budrio (BO) - via mail.