Luca e Paolo, ''Iene'' Saveriane: Visita di p. Torsani e fr. Mantellini
A fine anno si è soliti fare un bilancio. Siamo convinti però che, come semplici operai nella vigna del Signore, ci convenga lasciare questo compito al Padrone, accontentandoci di ringraziarlo per averci chiamati a lavorare e... per quanto riusciamo a raccontare in questa pagina di dicembre.
In ottobre abbiamo annunciato l'ordinazione sacerdotale di Luca Torsani; a novembre l'abbiamo raccontata; ora vi diciamo che è già al lavoro in Camerun. Anche Paolo Mantellini, arrivato dal Bangladesh, è ripartito riposato... dopo averci arricchiti con i suoi racconti missionari.
Come avete letto il mese scorso, p. Arrigoni è tornato alla casa del Padre mettendoci nel cuore una preghiera: "Signore, dacci un clone di p. Arrigoni".
Non si tratta dei due grandi santi di cui portano il nome e nemmeno dei due personaggi resi celebri da una trasmissione televisiva. Parliamo di due giovani saveriani romagnoli che sono stati nostri ospiti con le loro famiglie: p. Luca Torsani e fratel Paolo Mantellini.
Incontrarli è stata una gioia
Padre Luca è sempre stato molto impegnato, tanto che mi è stato difficile rintracciarlo; ma alla fine è venuto a trovarci con mamma e papà. Con fr. Paolo c'era anche don Emanuele che, insieme al compianto p. Arrigoni, è stato "responsabile" nella scelta di Paolo per diventare saveriano. Passare un paio d'ore insieme a loro è stata una vera gioia.
Per quattro mesi Paolo è stato vicino alla mamma, felice di trovarlo ancora giovane, entusiasta e in buona salute. Numerose parrocchie l'hanno contattato per ascoltare la sua testimonianza missionaria. Il 19 ottobre ha predicato a S. Giuseppe Artigiano di Faenza; nell'omonima parrocchia di Forlì è stato invitato per un incontro serale con tutta la popolazione; lo stesso è successo nella parrocchia S. Pio X, invitato da don Emanuele. Ha parlato al clero diocesano radunato in seminario per il ritiro mensile e il 27 settembre don Angelo Bosi l'ha intervistato a "Video Regione" di Forlì.
Una carica missionaria
In un'e-mail, Paolo mi ha scritto: "A tanti ho avuto modo di raccontare e trasmettere la mia esperienza di cristiano e di missionario in Bangladesh. Mi sono rafforzato nelle motivazioni che servono per continuare a stare in Bangladesh. Ringrazio di cuore coloro che mi seguono e pregano per me: ne ho bisogno. Riparto per stare insieme con altri confratelli e cristiani, seguendo Cristo là dove pochi lo conoscono".
Grazie, Paolo, la testimonianza della tua "carica missionaria" è di conforto a noi vecchi missionari. Ti saremo vicini perché, mentre ritorni rinvigorito a formare i giovani bengalesi, tu possa anche essere "contagioso" per qualche giovane di questa tua Romagna.
Brevi di cronaca
Ecco una sintesi delle altre visite ricevute nei mesi scorsi. A fine settembre abbiamo avuto come ospiti per gli esercizi spirituali due suore Mariste, Ivola e Andreina. Ci hanno detto di essersi trovate come a casa propria, rinunciando al silenzio prescritto nell'ora dei pasti pur di consumarli insieme. Del resto sono missionarie come noi...
Tra i gruppi abbiamo avuto, come da tradizione, il Terz'ordine carmelitano, e la parrocchia dei Santi Giacomo e Giuda di Ravenna. Sono stati da noi anche i saveriani della procura delle missioni di Parma e i rettori delle comunità saveriane d'Italia, riuniti in convegno per programmare, pregare e riflettere con l'aiuto del missionario romagnolo della Consolata p. Francesco Pausa.