La storia di Kizito e Balanché
C'era una volta in un piccolo villaggio africano un bambino che si chiamava Kizito e un vecchio che si chiamava Balanchè. Vivevano felici insieme. Ma un giorno Kizito chiese a Balanchè: "Voglio andare a trovare Dio. Dimmi dove abita?".
Balanchè gli rispose: "Abita lontano, al di là delle colline, al di là del grande fiume Congo". E Kizito; "Ma io voglio andare a trovarlo. Portami da Lui". Balanchè: "Certo, un giorno ti porterò da Lui". Passarono i giorni e Kizito era sempre più ansioso.
Tutte le cose gli parlavano di Dio: il suo corpo, il lavoro degli uomini, le danze notturne, l'amore delle mamme per i loro bambini e l'amicizia di Balanchè. Ma lui voleva vedere Dio, faccia a faccia. Una notte, quando tutto il villaggio dormiva, prese una brocca con l'acqua, del fuoco per scaldarsi e dei frutti per saziare la fame durante il viaggio, e parti verso Dio.
Camminò, camminò ... quando finalmente incontrò un soldato: "Dammi un po' del tuo fuoco per scaldarmi, perché muoio di freddo".
Kizito pensò: "Come potrà essere contento Dio, che è tanto buono, se saprà che non ho dato il mio tizzone di fuoco a questo vecchio soldato?" e glielo diede. E, senza fuoco, continuò a camminare. Verso sera, era tanto stanco, sentì una voce che lo chiamava: "Acqua, dammi da bere. Non ce la faccio più". Kizito pensò: "Come mai potrà essere contento Dio, che è tanto buono, se saprà che non ho dato da bere a questo ragazzino?". E glielo diede.
Ormai era quasi senza forze, quando alzando gli occhi, vide una mamma che allattava il suo bambino. "Per piacere, dammi qualcosa da mangiare. Sono tre giorni che il mio bambino ha fame". Kizito pensò: "Come potrà essere contento Dio, se saprà che non ho dato da mangiare alla mamma e al bambino?". E glielo diede.
Così, senza fuoco, senza acqua, senza cibo, continuò la- sua strada. Era stanco e triste, perché non aveva trovato Dio. Si lasciò cadere sotto una pianta di mango. E, piangendo silenziosamente, si addormentò.
Quando si svegliò, il sole era già alto nel cielo, si ritrovò nelle braccia di Balanchè. Continuò a piangere, dicendo: "Non l'ho trovato, non l'ho trovato, eppure ho camminato tanto". E Balanchè, accarezzandogli i suoi neri capelli, gli disse: "Tu l'hai trovato. Egli ha ricevuto il tuo fuoco, la tua acqua, i tuoi frutti. Perché Lui ha detto: "Ogni volta che farete una piccola cosa al mio fratello, l'avrete fatta a me".
Sì. Tu l'hai trovato. Lo ritroverai ogni volta che darai la tua vita al tuo piccolo fratello".