Skip to main content

La partenza per l’Amazzonia

Condividi su

Ricordo ancora bene, quando p. Virginio Simoncelli è venuto al mio paese a parlarci di missione durante un’ora di catechismo. Eravamo una trentina in classe e alcuni di noi, alla domanda "chi vuole diventare missionario?", abbiamo alzato la mano. Pensavo: "la missione è avventura e poi questo missionario tanto simpatico sarà triste se nessuno accetta la sua proposta: un campeggio ad Asiago per conoscere un po’ meglio i missionari e le missioni".
Così, eccomi qui, dopo 23 anni, con un mandato missionario e una data: Amazzonia, Natale 2007.

La mia famiglia allargata

Ora che mi fermo un attimo a riflettere, mi rendo conto di quante persone il Signore mi ha fatto incontrare. È proprio vero che il Signore dona il centuplo a chi accoglie il suo invito a seguirlo "più da vicino". Ho una famiglia fantastica che non cambierei con nessun’altra al mondo, una comunità cristiana di origine che mi ha seguito nei miei passi, molti amici...
La partenza mi chiede di lasciare tutto ciò, ma in questi anni ho constatato che il Signore è fedele alle sue promesse: non ho "perso" una famiglia, anzi la mia famiglia si è allargata integrandone tante altre, quelle dei miei compagni di cammino e quelle incontrate in questi sette anni a Desio, dopo essere passato per Parma, Ancona e Vicenza.

Quattro nomi sulla croce

Sante Gatto, Rocco Viviano, Emanuele Mancini ed io siamo stati ordinati sacerdoti nel Duomo di Parma, da mons. Italo Castellani, il 17 settembre del 2000. Rocco fu destinato alle Filippine, Sante al Brasile sud, Emanuele ad Ancona e io a Desio, per l’animazione missionaria e vocazionale in Italia. La nostra prima destinazione ci ha divisi dopo quattro anni, ma il nostro legame è rimasto sempre forte. Per la professione perpetua abbiamo voluto incidere sulla croce i nostri nomi, come segno di unità, riprendendo l’idea da san Francesco Saverio che portava sempre appese al collo le firme dei suoi primi "compagni". Anche le nostre famiglie sono rimaste unite tra loro e con la famiglia saveriana in genere.

La prima destinazione

Desio è stata la prima "strada" nella quale il Signore mi ha posto, la prima "missione" affidatami, il luogo in cui il Signore mi è venuto incontro attraverso le mille persone che mi ha messo accanto, le numerose esperienze che mi ha concesso di vivere, le tante situazioni più o meno liete che mi ha chiesto di affrontare.
Sono stato subito ben accolto dalla comunità saveriana e dalle molte realtà che la caratterizzano. Ho avuto la gioia di collaborare per alcuni anni con il "mitico" p. Giuà, ora missionario in Bangladesh, che per me è stato fratello maggiore e maestro. Grazie a lui ho potuto dare il mio apporto a un lavoro già iniziato da anni a Desio. Ho scoperto infatti l’importanza di "partire dalle spalle dei giganti", cioè di valorizzare il lavoro di chi prima di noi ha già avuto modo di riconoscere le vie più opportune da percorrere.

Lanciato... in mezzo ai giovani

I saveriani sono a Desio da molti anni e hanno ricevuto e dato molto a questo territorio. Hanno intrapreso vie di missione come l’animazione dei gruppi missionari della zona quinta, da Monza a Cantù, le giornate missionarie e l’aiuto ai parroci per il ministero ordinario, la collaborazione e il sostegno a gruppi impegnati sul territorio, l’animazione di gruppi giovanili di formazione missionaria e di discernimento vocazionale presso la nostra casa e fuori, giornate forti di animazione come la festa dei popoli…
Io ho dato il mio apporto soprattutto per l’animazione dei gruppi giovanili e dei gruppi missionari. Ricordo ancora le parole del superiore dei saveriani quando mi ha destinato a Desio: "lanciati con coraggio nei servizi che ti vengono chiesti e vedrai che ti si apriranno cammini straordinari ed esperienze inenarrabili". Così è stato!


Scarica questa edizione in formato PDF

Dimensione 2737.32 KB

Gentile lettore,
Continueremo a fare tutto per portarvi sempre notizie d'attualità, testimonianze e riflessioni dalle nostre missioni.
Grazie per sostenere il nostro Giornale.


Altri articoli

Edizione di Agosto/settembre 2014

''È finita! È finita la guerra!''

Si comincia a raccontare, e ognuno dice la sua. Poi mia madre mi racconta dei sogni che aveva fatto e che teneva sempre in mente. Il primo era la n...
Edizione di Giugno 2007

Con i saveriani in Sardegna, Un’estate alla grande!

Rivolgo un invito speciale a voi ragazzi e giovani che fate con noi un cammino di formazione missionaria. Non è una "novità". Ma certamen...
Edizione di Maggio 2012

Il master ''Modello Marche'', Fare impresa in modo etico…

Dal 5 all'11 marzo si è svolto ad Ancona, presso la casa dei missionari saveriani, il master  "Modello Marche. Fare impresa e valori cris...
Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito