Mons. Giorgio Biguzzi, vescovo di Makeni in Sierra Leone, ha celebrato il 16 ottobre 2010, nella sua diocesi e con la sua gente, il giubileo dell'ordinazione sacerdotale avvenuta a Parma il 16 ottobre 1960, per le mani di mons. Pollio, vescovo missionario espulso dalla Cina.

Uomo di Dio e del dialogo

Una folta schiera di fedeli è arrivata dalle varie parrocchie per rendere onore al proprio vescovo. Al suo fianco erano anche il nunzio mons. George Antonysamy, gli altri due vescovi della Sierra Leone, tanti sacerdoti e religiosi. Tutti insieme hanno testimoniato la vitalità della chiesa da lui guidata e il suo continuo impegno per proporre a tutti il vangelo di Cristo.

Anche alte autorità civili della nazione erano presenti, primo fra tutti il presidente della repubblica Ernest Bai Koroma, alcuni ministri e membri del parlamento e varie autorità tribali. Tutti hanno voluto esprimere il loro ringraziamento a mons. Biguzzi per quello che lui, insieme a tutta la chiesa locale, ha fatto di bene in questi anni, soprattutto nel processo di pace e nel campo dello sviluppo. Vari di loro hanno affermato che il vescovo di Makeni in questi anni si è distinto come "uomo di Dio e coraggioso promotore di tolleranza religiosa e di dialogo costruttivo con tutte le realtà politiche e religiose della nazione".

Istruzione, cultura e sanità

È stato anche detto che il suo nome sarà menzionato negli annali della storia della Sierra Leone per le molte iniziative intraprese nei 24 anni del suo episcopato a favore di tutto il popolo sierraleonese senza distinzioni di tribù, cultura e religione.

È certamente merito di mons. Biguzzi, insieme ai tutti i suoi collaboratori pastorali e in continuità con il suo indimenticabile predecessore mons. Augusto Azzolini, aver fatto sorgere in questi anni in tutta la provincia del nord innumerevoli scuole primarie e secondarie, istituti tecnici e professionali, per dare l'istruzione necessaria a tanti giovani sierraleonesi. Negli ultimi anni il vescovo Biguzzi ha dato inizio anche all'università cattolica di Makeni, per rispondere alla necessità di una formazione intellettuale, morale e religiosa qualificata dei futuri leader di questa nazione.

Anche in campo sanitario il vescovo Biguzzi si è distinto soprattutto con l'apertura di un nuovo ospedale cattolico nella città di Makeni, "sponsorizzato" dalla diocesi di Albano e da altri benefattori, per offrire un servizio medico più efficiente e specializzato ai tanti che, dopo una guerra civile di 11 anni, fanno fatica a trovare adeguate strutture sanitarie.

Il vangelo sempre e ovunque

Ma il maggior merito di mons. Biguzzi è stato quello di aver continuato con impegno, coraggio e sacrificio l'opera di evangelizzazione di questo popolo, a cui il messaggio cristiano ha aperto nuovi orizzonti per uno sviluppo integrale delle persone, per la giustizia e la pace, per l'assistenza agli ultimi e per aiutare tutti i cittadini a essere la famiglia benedetta dall'unico Dio.

Molte nuove comunità cristiane sono nate in tanti villaggi, anche nei più lontani, con nuove chiese e cappelle, insieme a tante opere caritative a favore dei più deboli ed emarginati, per ricordare a tutti la presenza universale di Dio Padre tra il suo popolo.

Mons. Biguzzi, rivolgendo la parola alla folla presente alla Messa giubilare, ha spiegato che già dalla sua giovane età Gesù lo aveva fortemente attratto e ha continuato a illuminarlo per tutta la vita. Ha pure ricordato che, scegliendolo come sacerdote e pastore del gregge nella diocesi di Makeni, ringrazia profondamente Dio, i suoi genitori, la congregazione saveriana e i tanti in Italia, Stati Uniti e Sierra Leone che hanno contribuito al suo ministero di sacerdote missionario.

Filo diretto con la Romagna

A conclusione della celebrazione giubilare, l'onorevole Alhaji Kargbo, ministro dell'informazione e delle comunicazioni, ha affermato che il presidente e il governo della Sierra Leone hanno apprezzato molto il coraggioso impegno del vescovo Biguzzi, specialmente nell'area dello sviluppo e della coesione sociale. Il ministro ha aggiunto che mons. Biguzzi è stato un uomo che "non solo ha promosso il cristianesimo, ma assieme alla religione ha promosso l'educazione nel Paese attraverso le scuole e l'università, rendendo così accessibile l'istruzione a molti sierraleonesi". Poi ha dichiarato che "il governo gli è molto grato per il ruolo instancabile da lui svolto nel difficile processo di pace per la Sierra Leone durante la recente guerra civile".

La Romagna, che ha visto i natali del vescovo Giorgio Biguzzi a Cilisese di Cesena il 4 febbraio 1936, può andare fiera di questo suo figlio, capace di portare la fede cristiana e i valori umani più veri alla Sierra Leone, una piccola nazione dell'Africa occidentale.

Ciò è stato possibile grazie anche alla generosa solidarietà di tanti amici e benefattori della sua regione, che si sono dati da fare con tante iniziative animate da don Marino Budelacci, parroco di San Giuseppe Artigiano a Cesena.

Tale solidarietà, che questo giubileo ha ben evidenziato, continua ancora oggi nella diocesi e nella provincia di Forlì-Cesena, per promuovere nella città e in tutta la diocesi di Makeni l'amore di Cristo con un buon pizzico di italianità!