L’ultimo atto colorato della mostra
Trecento ragazzi e adulti presenti nella chiesa di San Cristo, undici attestati e premi attribuiti alle classi, 18 teglie grandi di pizza. Queste tre cifre riassumono in modo sintetico la movimentata e gioiosa cerimonia di premiazione degli elaborati, inviati dalle scolaresche che hanno visitato la mostra “Indonesia”, allestita presso i saveriani di Brescia, da novembre 2013 a febbraio 2014.
Tecniche sempre migliori
È sempre molto entusiasmante concludere con questa festa il lungo periodo di servizio dei missionari e dei volontari prestato alle mostre annuali.
È un momento pieno di allegria, di voci, di applausi e… profumo di pizze calde distribuite a tutti alla fine della cerimonia.
Gli studenti hanno creato lavori spontanei, con tecniche artistiche sempre più rifinite e specializzate. Sono state esposte attraenti composizioni eseguite con la tecnica del “quilling”, plastici su piattaforme rettangolari, libri profumati di spezie e accattivanti pagine in pop-up.
Un’idea originale e poetica
I premi consistevano in buoni-libro offerti dalla “Libreria dei Popoli” e in una somma di denaro che l’ambasciatore indonesiano presso la Santa Sede ha inviato personalmente.
Fra tutti, si è distinto un lavoro dei bambini della scuola dell’infanzia “San Filippo Neri” del Villaggio Sereno: consiste in un nido in cui trovano rifugio gli uccelli del paradiso, realizzati con gli involucri dei semi della “proboscidea louisianica”, raccolti nell’orto del nonno di un piccolo allievo. Un’idea davvero originale e poetica!
Volontariato con anziani
Un’altra novità inaugurata quest’anno, e che speriamo abbia un seguito, è stata la presenza insieme ai ragazzi di alcuni anziani dell’istituto “Lucini - Cantù” di Rovato.
Questi ultimi sono stati protagonisti di un importante lavoro di coinvolgimento da parte degli studentidella 3ª F dell’istituto comprensivo “Don Milani” di Rovato, guidati dalla prof.ssa Maria Giuseppina Vermi.
Hanno attivato un’opera di volontariato all’interno della casa di riposo, portando il loro entusiasmo giovanile e trasmettendo agli ospiti le competenze acquisite nei laboratori e nella mostra. Così sono diventati a loro volta insegnanti e interpreti. I risultati sono stati quadretti eseguiti dagli anziani e una rappresentazione interpretata dagli studenti. Il tutto è stato poi da loro documentato in un libro con belle fotografie e argute didascalie.
Alle 11 e 30 la festa è terminata: gli ospiti si sono incamminati verso l’uscita e il silenzio è tornato nel chiostro inondato di sole.