L’ultima cena insieme…
Sabato 21 febbraio 2021, l’ambasciatore era venuto a trovarci. Abbiamo potuto organizzare un breve incontro con lui e con gli italiani presenti a Bukavu. Era molto contento di aver avuto il permesso dal governo congolese per l’adozione di bambini soli e abbandonati. L’Italia è l’unica nazione che è riuscita ad ottenerlo. Aveva poi promesso la nomina di un console a Goma, in modo da poter espletare le pratiche burocratiche per gli italiani che si trovano all’Est del Congo, senza raggiungere Kinshasa, distante duemila chilometri più ad ovest. Ha parlato poi di alcuni progetti umanitari, in favore soprattutto dei bambini congolesi, nutriti con l’aiuto del Pam (Programma alimentare mondiale). L’ambasciatore era molto affezionato ai missionari. Era venuto diverse volte, anche con sua moglie Zakia. Erano molto impegnati nei progetti che si interessavano soprattutto del recupero dei bambini abbandonati, i cosiddetti “bambini di strada”. Insieme, avevano fondato l’organizzazione “Mamma Sofia”. La sera abbiamo cenato insieme, poi era ripartito per Goma domenica mattina, dopo l’Eucarestia. Siamo molto tristi e partecipiamo al dolore della sua famiglia.