Jambo p. Nicola Colasuonno!
I ricordi piacevoli sono quasi sempre delle grandi spinte per ripensare ai luoghi dove si è vissuto bene e dove è stato lasciato un patrimonio di opere e di relazioni umane, fatte di amicizia, condivisione, operosità, meditazione, studio. E in chi ha vissuto esperienze così importanti può riaccendere il desiderio di riassaporare la stessa gioia e rendere grazie.
Tutto ciò è stato avvertito da p. Nicola Colasuonno che, in occasione del suo 50° anno di sacerdozio, svolto ancora con lo stesso slancio iniziale, è ritornato a Gallico per rinnovare il suo SÌ e ringraziare la Madonna della Grazia. Ad accompagnarlo in questa sua visita, sentita come un pellegrinaggio, p. Gianni Zampini che ha mantenuto la promessa di ritornare dopo la visita fatta a novembre.
Dal 3 al 5 marzo hanno celebrato le Messe nelle parrocchie di S. Nicola di Bari e di S. Biagio V.M., intrattenendosi con amici e amiche che li hanno accolti con molto calore.
Sono stati intensi gli incontri con p. Nicola che, con semplicità ma tanta gioia, ha raccontato di sé, ma soprattutto del suo impegno missionario. Originario di Grumo Appula (BA), è stato decisivo per la sua vita l’incontro con un missionario comboniano, p. Gelso Duca. Con i suoi racconti gli ha fatto conoscere il continente africano e involontariamente ha indicato al giovane Nicola la strada da percorrere nella vita: il sacerdozio a servizio delle persone più fragili e indifese, che lo ha visto prima in America e poi in Africa, in Congo RD, esperienza quest’ultima che p. Nicola ha rievocato emozionando i presenti.
P. Nicola ha presentato la triste condizione dei suoi abitanti, continuamente minacciati da ogni forma di violenza, in un contesto di miseria ed ignoranza che però non lo ferma dall’attuazione del suo progetto di sviluppo di un territorio così martoriato. Con gioia, ma senza vanagloria, ha parlato di quanto ha realizzato per gli abitanti di Panzi, periferia di Bukavu: una nuova chiesa, un centro giovanile, una scuola elementare. Soprattutto, ha illustrato i futuri progetti con le priorità di educare ad una relazione corretta con altre comunità, di stimolare la responsabilità di prendersi cura della casa comune e del quartiere con uno stile di vita attento all’altro e di formare una coscienza ecologica con programmi finalizzati al riciclaggio, indispensabili per aiutare la crescita soprattutto dei giovani della sua grande comunità.
Il suo racconto è stata una lezione di interculturalità che ha messo in evidenza le differenze, ma soprattutto gli atteggiamenti di solidarietà e reciprocità che la gente assume nei momenti di difficoltà.
La visita di p. Gianni e p. Nicola è stata molto fruttuosa; un incontro semplice nella forma, ma ricco nei contenuti, sostenuto dalla preghiera comune. Ha seminato molto nel cuore dei Gallicesi che hanno accolto i padri come un dono, augurando loro ancora lunghi e buoni cammini. E a p. Nicola, in particolare, auguriamo, secondo il suo desiderio, di poter ancora “danzare l’Africa” ed essere felice quando sente in lingua swahili “Jambo Nicola” (Ciao Nicola)!