Care amiche e cari amici dei Saveriani di Tavernerio, a nome dei confratelli della nostra comunità vi auguro un buon inizio d’anno 2024. È appena iniziato anche se cammina veloce… Da pochi giorni avete appeso il nuovo calendario recapitatovi alla fine del 2023 e ne avete aperto la prima pagina, quella del mese di gennaio. Sarà un gesto che rifaremo mese dopo mese e il tempo scorrerà via veloce, ma ad ogni pagina vedrete i missionari all’opera nelle terre e nelle opere del loro ministero.
Ma che cosa ci riserverà questo 2024 che Dio ci sta donando? Non possiamo saperlo. Siamo però entrati nel tempo con la fiducia dei figli che sanno di non essere soli, ma accompagnati dalla presenza di un Padre pieno di grazia e misericordia. Fiducia in Dio ed insieme senso di responsabilità per vivere in pienezza questi giorni. Di che cosa riempiremo le caselle del calendario o le pagine della nuova agenda? Chi lo sa? Non cerchiamo di conoscere il futuro consultando gli oroscopi e meno ancora acquistando le predizioni da chi vorrebbe venderci la fortuna sulle bancarelle del mercato. Noi cristiani, più semplicemente, ci affidiamo a Dio che ha in mano i nostri giorni (“nelle tue mani sono i miei giorni”, dice il Salmo 31,16) e ci dona questo nuovo tempo per lavorare per la nostra salvezza e per il bene dei nostri fratelli.
Certo, non possiamo nasconderci che iniziamo questo 2024 con l’animo turbato: due guerre che si combattono poco lontano da noi, infinite e resistenti a tutti i tentativi di chiuderle; l’emergenza climatica che come spada di Damocle sulla nostra testa si fa sentire ad ogni temporale minacciando le nostre terre; la violenza che insanguina e umilia le nostre case e le nostre contrade; i malanni sociali che incombono nonostante i discorsi imbonitori dei nostri capi…
Insomma, ci sono molte ragioni per iniziare quest’anno con il fiatone. Eppure, non vogliamo e non dobbiamo cedere alla paura e alla disperazione. A noi cristiani, e soprattutto a noi missionari, non è permesso credere che la presenza di Dio venga meno e che la speranza si spenga, perché rimane sempre vera la promessa di Gesù: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni” (Mt 28,20), una promessa che vale nei giorni della festa, ma anche nei giorni di preoccupazione e di paura. Dio non farà miracoli per supplire alle nostre insufficienze o per colmare i vuoti lasciati dalla negligenza e dalla pigrizia, ma sarà sempre vicino a noi, lui Buon Pastore che conduce noi, suo gregge: “Anche se dovessi camminare in una valle oscura non temerei alcun male, perché tu sei con me” (Salmo 23,4).
Queste quattro paroline (“tu sei con me”) sono la polizza di assicurazione che Gesù ha firmato per noi il giorno di Natale e controfirmato con il sangue della sua Pasqua. Qui sta la nostra sicurezza. Le promesse di sicurezza che ci offre il mondo, non fanno altro che aggravare l’insicurezza; ma la pace che Gesù ci ha promesso, quella sì ci dà la forza per andare avanti ogni giorno: “Io sono con voi tutti i giorni” fino al 31 dicembre del 2024 e anche dopo. Buon anno!
