Mi presento brevemente. Quarto di cinque figli di papà Francesco e di mamma Rosa, ho trascorso la mia fanciullezza a raccogliere mandorle e olive, a vendemmiare uva e a mietere il grano in quel di Bari. La vita era semplice e allegra. Eravamo contenti con poco: tanti amici per giocare a palla di stoffa per le strade del paese.

Da Bari all'America

Un giorno, attraverso le diapositive di un missionario, mi è arrivata nel cuore l'Africa, la missione, la voglia di fare qualcosa per i poveri, e soprattutto la seduzione di un Dio che mi chiamava a lasciare la famiglia e i miei progetti.

Ho fatto gli studi di teologia negli Stati Uniti. Erano gli anni della guerra in Vietnam. In tutto, ho trascorso in USA ben quindici anni, nell'animazione e nella formazione: tanti incontri e viaggi, entusiasmo e preghiere.

Contagiato dal "mal d'Africa"

Il pellegrinaggio continuava. Da Chicago al Congo; dalla vita borghese a quella semplice della foresta. Lungo i fiumi con i cercatori d'oro, nei villaggi isolati con i lebbrosi, nelle piccole comunità di base con i cristiani appena battezzati durante la veglia di Pasqua ...

In Congo, sotto la dittatura del presidente Mobutu, l'inculturazione del messaggio cristiano, la ricerca della giustizia e la freschezza della fede delle piccole comunità di base mi riempivano il cuore. Il mal d'Africa aveva contagiato anche me.

Le danze e i canti delle liturgie domenicali, gli esempi di donne eroine di fede e di dedizione, il sorriso dei bimbi che mi accoglievano con cuore aperto, rendevano la missione un'esaltante storia vissuta.

Il ritorno del pellegrino

Il pellegrino torna in Italia, dopo 25 anni in giro per le strade del mondo, cercando i segni della presenza del Dio che lo aveva mandato. Avevo con me tante storie, esempi di vita, fatti pieni di speranza e di sacrificio da raccontare. Avevo anche domande da porre a queste nostre comunità cristiane ancora troppo rigide nell'espressione della fede ...

Così ho trascorso alcuni anni in Italia: nel noviziato saveriano di Ancona e a Reggio Calabria, al santuario della Madonna della Grazia e al Parco della mondialità.

Ora a Brescia, il lavoro alla rivista saveriana "Missione Oggi" mi offre una strada da percorrere assieme a tanti lettori e a un gruppo redazionale eccezionale, sempre pronto alla riflessione e alla provocazione. Le sorprese saranno infinite, ma sempre benedette da Dio, che ci precede nel cammino.