Il mondo che non ti aspetti
P. Benigno ci narra il cammino della missione in terra africana. Come in un presepe, la fede cresce in un ambiente povero, ma disponibile all’accoglienza della Buona Notizia.
Sono stato a Bafang, per rappresentare i religiosi alla chiusura dell’anno della misericordia. Mi ha impressionato constatare con quanto impegno sia stato preso questo evento e come questa chiesa del Camerun sia ormai capace di organizzarsi su larga scala. C’era anche il nunzio apostolico.
Grande povertà e ottimismo
Stiamo introducendo la benedizione delle case e delle famiglie, perché è un’occasione di incontro con ciascuno, nel proprio contesto familiare. Iniziamo un dialogo, per poi andare in profondità, incoraggiando una partecipazione più viva alla vita della comunità cristiana. Quante situazioni e problematiche vediamo e quanto contrasto nelle diverse condizioni di vita e di possibilità economiche.
Non di rado, siamo impressionati dalla grande povertà: case di fango, senza pavimento e senza alcun mobile. Gli abiti sono semplicemente accatastati su un filo… e in disordine. Ma riescono a essere puliti. La gente lotta spesso con un minimo per vivere e anche meno.
Meraviglia perciò come restino ottimisti, socievoli, e aperti alla vita, con numerosi bambini.
E stupisce anche come siano spontaneamente disposti alla fede, come preghino con convinzione e costanza. Davvero, il Regno di Dio è più vicino ai poveri, che sanno credere che la vita è fatta per qualcosa di più grande, e che c’è qualcuno lassù che ci ama e che ci aiuta nelle nostre fragilità.