Il dottor Tartaruga
Ormai era diventata un’abitudine riposarmi sotto la grande quercia del bosco. Tutto mi sembrava più familiare. Mi addormento, ma sento che il cuore comincia a battere in modo diverso dal solito. Mi sveglio di colpo, comincio a sudare. Non riesco ad alzarmi. Eppure mi sentivo tranquillo. Come sempre, mi sembrava ci fossero tanti occhi ad osservarmi.
Si avvicina una tartaruga. Da sotto la corazza sbuca la testa. Mi guarda e comincia a sorridermi. Anch’io rispondo al suo sorriso, ma non capisco cosa vuole. Finalmente comincia a parlare: “Sai, io sono il dottor Tartaruga, diplomato in cardiologia. Curo tutti gli animali del bosco. Ho sentito che non stai bene. Lasciati auscultare il cuore, così ti dirò qual è il tuo problema”. Non so come, ma compare uno stetoscopio. Cominciò a farlo passare dappertutto, sorridendo. “Sento che hai un cuore che funziona, anche se comincia a sentire gli anni e ti manca un po’ il fiato. Dovresti fare un po’ più di ginnastica e mangiare di meno. Poi… - e quel poi cominciava a preoccuparmi - … non devi chiudere il cuore a chi bussa alla tua porta. Mi hanno detto i tuoi amici del bosco che, a volte, non ce la fai ad accogliere e ad ascoltare tutti e per questo il tuo cuore soffre. Lo so, arrivati a una certa età, non è facile. Ma non deve essere una scusa per chiuderlo, quando qualcuno non ti piace. Per questo ti do la ricetta che ti può aiutare a stare meglio. Eccola. Quando c’è qualcosa che non va, fermati un attimo, lascia che i tuoi occhi anneghino nel blu del cielo e fatti accarezzare dalla brezza del mattino. Non costa niente, ma ti può fare del bene. E cerca di essere amico di tutti...”.