Il Capitano e il suo equipaggio
Era sera, quando Capitan Futuro decise di riunire il suo equipaggio: una decina di persone che venivano dai villaggi vicini. Salì su uno sgabello e cominciò a parlare: “Un Signore mi ha chiesto di accompagnarlo in un viaggio speciale. Dovremo navigare di notte, seguendo le stelle. E ognuno di voi - aggiunse - avrà un nome speciale. Siete d’accordo?”. Noi non sapevamo cosa dire, ma il Capitano ci fece mettere le mani a forma di cuore e uno di noi, quella notte, doveva cercare di trovare la costellazione dell’amore.
Sulla nave ''Stella d’oro''
Ormai avevamo lasciato il porto e scoperto la prima costellazione. Ci sentivamo così bene che non sentivamo la fatica. Ci fermammo vicino a un’isoletta per mangiare e riposare. Più tardi, un altro tra noi doveva alzare gli occhi al cielo e scoprire un’altra serie di stelle. Un venticello leggero gonfiò le vele della nostra nave e riprendemmo il mare.
Uno di noi gridò: “Guardate, sono la costellazione della gioia: bellissime!”. Tutti ci mettemmo a battere le mani e a danzare.
La nostra nave aveva fatto tanti viaggi in giro per il mondo. Si chiamava “Stella d’oro” e ci ricordava le tante veglie vissute insieme, i sogni e i progetti realizzati e quelli che aspettavano ancora il nostro sì. Stavamo bene insieme, ma sentivamo che mancava qualcosa. Qualcuno era invecchiato, qualcun altro era al suo primo viaggio. Ma per Capitan Futuro tutti eravamo importanti.
Un Capitano speciale
I più giovani tra noi non conoscevano bene il nostro Capitano. Qualcuno pensava che fosse “un duro”, che non volesse bene a nessuno. Ma per noi, che da anni navigavamo con lui, non era così: aveva qualcosa di speciale. Quante volte aveva condiviso con noi tutto quello che aveva; ci aveva fatti sentire bene. Senza di lui, la nostra vita avrebbe preso una brutta piega…
Mentre parlavamo, uno disse: “Guardate là in alto: ecco la nuova costellazione; assomiglia al nostro Capitano. È la magnanimità. Fate come me!”. E le nostre mani si misero ad accogliere, condividere e perdonare.
La promessa di fedeltà
Il viaggio era ancora lungo, e il Capitano era orgoglioso di noi, soprattutto perché stavamo scoprendo cose nuove. “Ora è il momento - ci disse Capitan Futuro - di vedere chi si è stancato e chi vuole andare fino in fondo. C’è qualcuno che non ce la fa più?”. Ci guardammo negli occhi. Ognuno aveva il suo compito e cercava di fare il proprio meglio.
Ma il Capitano, che ci conosceva bene, aveva capito che dovevamo fare tutti insieme un gesto che ci avrebbe legati per sempre. Ci voleva qualcosa di speciale, qualcosa su cui contare in tutti i momenti. Mentre tutti pensavano, uno disse: “Guardate là in alto, a destra. Ecco la risposta: sono le stelle della fedeltà”. Il Capitano sorrise. Tolse dal suo sacco da viaggio un libro. Era la Bibbia. Ci disse di mettere la mano su di lei. E così la nostra promessa divenne realtà.
Un gesto d’amore al giorno
A volte, perdevamo la pazienza. Non era sempre facile vivere insieme. Ci volevamo bene, ma quando c’erano le tempeste qualche parola in più ci scappava, anche se non serviva a risolvere i problemi. Ce lo eravamo detti tante volte, ma…
La luna stava sorgendo, mentre salutava il sole. Dopo di lei, un altro gruppo di stelle venivano a farle compagnia. Eravamo affascinati da quello spettacolo. Uno disse: “Ho capito che bisogna essere gentili e pazienti; ci vuole la mitezza”. Da quel giorno ci impegnammo a fare un piacere, un gesto d’amore a chiunque.
Ora tocca a noi…
La nave si stava avvicinando a terra, quando il Capitano ci chiamò e disse: “Ognuno faccia almeno cinque minuti di silenzio e guardi come è andato il suo viaggio”. Alla fine ci disse che si chiamava Gesù, e sparì dal nostro sguardo. “Dove è andato?”, ci chiedevamo. Uno disse che era andato a riva e che ora toccava a noi condurre la nave in porto.
Avevamo capito che ormai era il nostro turno di far vedere quello che avevamo imparato. Da quel momento, due a due, cominciammo un altro viaggio.
Ci conoscevamo meglio e lo avremmo fatto conoscere a tutti, vivendo con il suo Spirito, che a tutti dà forza sui mari del mondo.