Hai perso la bussola?
Quando si vede una nave che non segue più la sua rotta, viene da domandarsi se la bussola funziona ancora. Una volta c’erano solo quelle piccole. Ora, nella plancia di comando, ci sono quelle più grandi ed è più facile seguire la rotta. Ma ai tempi di Pietro, si guardavano le stelle, si facevano previsioni sul tempo, magari alzando il dito per capire la direzione del vento. Poi qualcuno, non si sa bene se cinese o amalfitano, ha inventato la bussola. E, da allora, quando uno sbanda, gli si dice: “Ma hai perso la bussola?”. Era la grande discussione che facevano i pescatori nell’osteria vicino al porto. Vedevano che una nave si stava avvicinando, trainata dal rimorchiatore. Era grande, bella, con tante persone a bordo. Ad un certo punto, la cima (la grande corda che la teneva unita) si stacca e il pilota rimane senza punto di riferimento. Si precipita al timone, cerca di governare la nave. Ma non ce la fa, è troppo grande. Allora, qualcuno, venuto non si sa da dove, gli dice di guardare in alto. Vede una specie di colomba che plana dolcemente verso di lui. Si avvicina alle orecchie e gli dice qualcosa. Così, pian piano, la nave riprende la sua rotta e si avvicina al porto. Tutti i marinai rimangono meravigliati! “Ma come hai fatto? Non ho mai visto niente di simile”. E lui, con tutta semplicità: “Non è stato merito mio. Quella colomba era lo Spirito di Dio che prego tutte le sere. È venuto in mio aiuto e così tutti si sono salvati. Fatelo anche voi e non ci saranno più problemi nel condurre la nave”.