Grazie, caro monsignore!
(di: Saveriani di Alzano)
La parrocchia di Alzano Maggiore si stringe attorno al suo parroco, mons. Alberto Facchinetti (nella foto sopra), per la celebrazione di due date importanti: il suo giubileo sacerdotale e 25 anni come “pastore”. Due motivi per ringraziare il Signore.
I missionari saveriani si sentono particolarmente coinvolti in queste celebrazioni perché, da quando è arrivato don Alberto - era il 1989 - è nata una particolare sintonia e collaborazione tra saveriani e parrocchiani.
Come in una raggiera
La parrocchia di Alzano Maggiore si presenta come una raggiera: al centro la Basilica, attorno le varie chiese: San Pietro, quella del quartiere Agri, quella dell’ospedale e quella dell’oratorio. In questa raggiera rientrano anche tre comunità religiose: le suore di clausura della Visitazione, le suore di San Giuseppe con la loro apprezzata scuola, e i missionari saveriani con il loro istituto.
I saveriani attualmente presenti si sentono rappresentanti di tutti coloro che sono passati per la comunità in questi ultimi 25 anni. Quasi tutti sono nelle varie missioni del mondo; qualcuno il Signore lo ha già chiamato a sé per consegnargli il premio del servo fedele. Gli ultimi sono stati p. Antonio Benetti, p. Mario Giavarini e p. Giuseppe Zanchi, originario di Ranica.
Una proficua collaborazione
Tutti i saveriani, durante la loro permanenza ad Alzano, si sono prestati per una quotidiana collaborazione nelle celebrazioni dell’Eucarestia nelle varie chiese, per le confessioni, per l’animazione del gruppo missionario parrocchiale e per varie iniziative, compresa la scuola Paolo VI, fiorite e maturate in questi 25 anni.
La nostra riconoscenza e la nostra stima per mons. Alberto saranno costanti, per i buoni rapporti che ha sempre mantenuto con noi.
Anche quando la comunità saveriana ha cambiato sede ed è passata da via Adobati a via Ponchielli, non sono cambiate l’intensità della collaborazione, la trasparenza dell’intesa e la fraternità che l’hanno caratterizzata.
Le tre "sacrestie" restaurate
Tra le varie opere realizzate in questi 25 anni da mons. Alberto, ha un particolare valore la riesumazione delle tre “sacrestie” della scuola Fantoni. Avevano gran bisogno di restauro e mons. Alberto ha reperito i fondi necessari. Quando sono venuti a vederle i vescovi della regione Toscana, accompagnati dal cardinale Piovanelli, al termine della visita hanno detto: “Noi in Toscana non abbiamo nulla di simile!”.
Anche la cura delle opere d’arte, che raccontano la fede di chi ci ha preceduto, fa parte dell’impegno pastorale di una comunità.
Il bene fatto in questi anni sia fonte di benedizione per il pastore e per il gregge.