Gesù fa ancora parlare di sé
Leggo sui giornali: Accolto un ricorso del presidente dell'unione musulmani d'Italia. Tribunale de L'Aquila: via i crocifissi dalla scuola.
A volte, chissà perché, non rispettiamo o dimentichiamo le nostre radici e ci lasciamo prendere la mano da tradizioni musulmane… A volte, faccio fatica a capire questa "laicità". Che fastidio può dare un Crocifisso, fede o non fede?
Wanda, E-mail.
Caro Crocifisso,
questa volta voglio scrivere direttamente a te.
Ci sei cascato ancora: sei proprio incorreggibile! Sei di nuovo in prima pagina, in Tv e sulla bocca di tutti: destra e sinistra, ecclesiastici e politici, sindaci e ministri, magistrati e avvocati, cristiani e musulmani, presidi e genitori…
Gli unici che non fanno parlare sono i bambini: sicuramente direbbero di lasciarti stare, perché loro con te ci stanno bene. Il beato Conforti, da ragazzo, quando andava a scuola, entrava nella chiesa del grande Crocifisso. Si fermava davanti a te: lui guardava te; tu guardavi lui; e gli dicevi tante cose…
Non è la prima volta che hai a che fare con tribunali, giudici e magistrati. Quella volta fatidica avevi di fronte proprio un magistrato con l'aquila …romana! Avevi detto la "tua" verità; ma lui aveva risposto, "Cos'è la verità!"; si è lavato le mani e ha emesso la sentenza: sei finito sulla croce. Quando eri in croce, qualcuno ti gridava: "Scendi dalla croce e ti crederemo!". Tu, zitto, hai pazientato l'insulto.
Oggi, altri vorrebbero staccarti dalle pareti. Un giorno, alla vista di Gerusalemme, avevi pianto d'amore. Ora lì non resta che il Muro del pianto. Un muro nudo, di roccia, davanti al quale piangere…
I musulmani credono che, al posto tuo, Allah abbia messo in croce un altro. Non ti vogliono morto in croce, per non avere a che fare con un "Mediatore", sempre …in mezzo. Ma anche tanti cristiani, oggi, pensano di potersela sbrigare da soli. Tu taci.
Ci avevi detto: "Andate di casa in casa e dite, Pace a voi. Se vi ospitano, bene; se no…". Sei sempre stato così: se ti vogliono, entri; se no, bussi a un'altra porta. Non ti si può imporre o deporre per legge. L'unica tua legge è l'amore. E qui sta il rebus, imbarazzante per noi, perché il tuo amore non ha confini né limiti.
Paolo l'aveva ben detto: la croce è stoltezza per gli uomini; ma è sapienza per Dio! Tu sei e resti sempre un grande segno di contraddizione: davanti a te si svelano i cuori delle persone.
Caro Crocifisso, se ti depongono dalle pareti, dove andrai? Mi auguro che tanti cuori siano disposti ad ospitarti, con amore.
- Umilmente tuo, p. Marcello Storgato sx.