Frutti da condividere
“Fragole, mirtilli, lamponi. Tutti freschi e dolci”. Mi sveglio di colpo e vedo davanti a me una ragazzina col suo cesto pieno di merce. Mi guarda e mi sorride: “Allora li vuoi o no? Li ho appena colti vicino al fiume. Ti assicuro che sono la fine del mondo!”. Sono veramente eccezionali. Non ne avevo mai mangiati di così gustosi. Le chiedo il prezzo. Lei continua a sorridere e mi dice: “Te li do tutti, ma alla condizione che li condivida con gli altri; se vuoi ti accompagno da qualche amico che sarà felice di gustare di queste meraviglie del bosco”. E così, senza sapere dove andavo, la seguo. Sbuchiamo in un prato, pieno di fiori e in mezzo c’erano delle persone che stavano chiacchierando. Il più anziano, a fatica, si alza in piedi, reggendosi al bastone. “Benvenuti. Vi stavamo aspettando. So che avete portato dei frutti di bosco per noi. Siamo pronti ad assaggiarli insieme a voi”. Li guardavo. Erano anziani e anche un po’ ammalati, ma avevano negli occhi un sorriso speciale. Vedendo fragole, mirtilli e lamponi, avevano l’acquolina in bocca. Una di loro prese una tovaglia tutta ricamata, la stese sull’erba e la mia amica vuotò il suo cesto colorato. In un attimo, le mani si tuffarono in quel ben di Dio. Anch’io non mi tirai indietro. La mia amica osservava felice. Il rosso, il rosa e il blu avevano dipinto le nostre mani. Non rimase più niente. Stavamo per andarcene, ma uno di loro, quello che ci aveva dato il benvenuto a nome di tutti, ci ringraziò per la condivisione e ci disse di non dimenticarsi di anziani e ammalati. Li salutammo. Dissi alla mia amica se mi poteva confidare dove aveva raccolto quei frutti. “L’importante - mi rispose - non è dove si raccolgono, ma con chi si condividono”.