Fin che la barca va…
Fin che la barca va, lasciala andare… I pescatori del lago di Tiberiade forse la cantavano anche loro, quando tornavano a riva dopo una notte di pesca. Dalla spiaggia le donne verificavano se avevano davvero pescato o se invece avevano fatto solo una serenata alla luna. Pietro, che aveva faticato tutta la notte, non accettava che mettessero in discussione la sua autorità. Finché un giorno, qualcuno gli dice di andare a pescare (sappiamo già come è finita quella storia). Aveva trovato uno che gli aveva insegnato il mestiere. Gesù gli aveva chiesto, insieme ai suoi amici, di seguirlo dappertutto. E lui non capiva dove volesse arrivare. Un giorno erano seduti attorno a Lui per sentirlo predicare. A ogni parola, univa sempre il “beati voi…”. Pietro non capiva, ma ascoltava e vedeva che la gente era contenta. A un certo punto, comincia ad avere fame. Si rivolgono a lui per vedere se riusciva a risolvere il problema. Pietro va da Gesù che, sorridendo, gli risponde: “Non sapete dar da mangiare alla gente? Non avete portato niente con voi? Vedo che un bambino ha qualcosa. Portalo qui e vedrai che tutti mangeranno e saranno contenti”. E così avviene. Ne ascoltava tante di parole, ma un giorno, dopo la sua morte e resurrezione, Gesù gli chiede: “Pietro, la tua barca non sarà più tua. Insieme ai tuoi amici dovrai andare in tutto il mondo e imbarcare tanta gente per portarla da me. So che avete un po’ di paura… Non vi preoccupate; io sarò sempre con voi”.