Figli e nipoti degli apostoli
Come è bello tornare a casa, al nostro lago, alle nostre famiglie”, così diceva Pietro a Giovanni, mentre condividevano pesce arrostito. “Insomma, mi pare di capire che hai un po’ di nostalgia”. Era Andrea che aveva sentito tutto e voleva gustare un po’ di pesce. Giacomo, che stava chiacchierando con la sua famiglia, si alzò e stava per dirgli qualcosa, quando i loro bambini e nipotini gli corsero incontro, gridando: “Anche noi, anche noi, vogliamo mangiare del pesce! Ce ne date un pezzettino?”. Pietro ne prese qualcuno e lo divise. Una lacrima gli scese dagli occhi e, guardandosi intorno, il suo sguardo cominciò a diventare triste.
“Ma dobbiamo proprio lasciare tutto per seguire il Maestro? Non possiamo fare “il part time” con lui e con la famiglia? Dato che Pietro non conosceva la lingua inglese, lo disse nel linguaggio dei pescatori! Tutti rimasero in silenzio. Tommaso, che pensava di sapere tutto con precisione, intervenne: “È così, caro il mio Pietro. Gesù vuole tutto, ma ci darà tutto e anche di più, ce l’ha promesso. Che ne dici se facciamo un bel girotondo con i ragazzini e una corsa sulla spiaggia, così ci sentiamo ancora giovani e saremo pronti a correre nel mondo insieme a Lui?”.
E lasciate le lische del pesce a bruciare nel fuoco, prendendo per mano tutti i bambini, senza pensieri, corsero fino alle barche e si divertirono fino a quando la luna venne a dare il cambio al sole. Erano felici ed erano pronti. Lui li aspettava là sulla collina.
Dimenticavo. Tutto questo ci è stato riferito da Abele, Abramo, Isacco e Lia. Me lo hanno confidato, quando giocavano a nascondino dietro una barca.