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Fidiamoci della misericordia

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Tutti coloro che ascoltano il papa e hanno magari letto la sua esortazione apostolica Evangelii gaudium, non possono non essere impressionati dall’insistenza con cui egli parla della “misericordia”. Ne ha parlato fin dai primi giorni e vi ritorna sempre nei suoi interventi, tanto che si direbbe che egli voglia fare della misericordia la tonalità di fondo della chiesa in questo momento.

''Il cuore del cristianesimo''

Ce n’era bisogno? La chiesa non ha forse sempre annunciato questo mistero, che è il cuore del cristianesimo? Dio è amore e misericordia. Ma in questi ultimi tempi molti cristiani si sono allontanati dalla chiesa, ritenendola incapace di comprendere i problemi della gente.

Un’insistenza - per altro normale - sui compiti e sui doveri dei cristiani aveva oscurato agli occhi di molti fedeli il volto materno della chiesa.

Ora papa Francesco ha deciso di far risuonare di nuovo il vangelo e la sua freschezza. Così il giorno dopo la sua elezione, incontrando i confessori della basilica di Santa Maria Maggiore, ha raccomandato loro di offrire la misericordia divina con generosità, e in uno dei suoi primi Angelus, quasi per giustificare il suo insistente richiamo alla misericordia, ha confessato di aver letto il libro del card. Kasper sulla misericordia che gli “aveva fatto molto bene”.

La misericordia gratuita

Nell’esortazione Evangelii gaudium papa Francesco parla ripetutamente della misericordia di Dio fino a farne una delle idee centrali. Così egli afferma che la chiesa deve essere il “luogo della misericordia gratuita, dove tutti possano sentirsi accolti, amati, perdonati e incoraggiati a vivere secondo la vita buona del vangelo” (114), perché essa “vive un desiderio inesauribile di offrire misericordia, frutto dell’aver sperimentato l’infinita misericordia del Padre e la sua forza diffusiva” (24).

La chiesa è chiamata ad accogliere e accompagnare con misericordia il cammino delle persone: “Senza sminuire il valore dell’ideale evangelico, bisogna accompagnare con misericordia e pazienza le possibili tappe di crescita delle persone che si vanno costruendo giorno per giorno”. Per questo ricorda ai sacerdoti che “il confessionale non dev’essere una sala di tortura bensì il luogo della misericordia del Signore”, per accogliere e sostenere il bene possibile.

“Un piccolo passo, in mezzo a grandi limiti umani, può essere più gradito a Dio della vita esteriormente corretta di chi trascorre i suoi giorni senza fronteggiare importanti difficoltà” (44).

''Dio non si stanca…''

Il papa invita tutti a fare esperienza della misericordia divina. Già all’inizio di Evangelii gaudium ricorda che “fa tanto bene tornare a lui quando ci siamo perduti! Insisto ancora una volta: Dio non si stanca mai di perdonare; siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la sua misericordia… Egli torna a caricarci sulle sue spalle una volta dopo l’altra… Egli ci permette di alzare la testa e ricominciare, con una tenerezza che mai ci delude e che sempre può restituirci la gioia.

Non fuggiamo dalla risurrezione di Gesù, non diamoci mai per vinti, accada quel che accada” (4).

Tanti altri argomenti che abitualmente riempivano i discorsi dei papi, sembrano essersi fatti da parte davanti all’urgenza di annunciare il mistero della misericordia di Dio, che attende i suoi figli. Il papa chiede a tutti di proclamare il kerigma, il cuore cioè del messaggio cristiano: “Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per salvarti, e adesso è vivo al tuo fianco ogni giorno, per illuminarti, per rafforzarti, per liberarti” (164).

Il fascino della misericordia

Quando il papa è stato interrogato su come trattare le situazioni morali irregolari, ha risposto: “Dobbiamo annunciare il vangelo su ogni strada, predicando la buona notizia del Regno e curando ogni tipo di malattia e di ferita… Ma Dio ci ha resi liberi, e l’ingerenza spirituale nella vita personale non è possibile…

Nella vita Dio accompagna le persone, e noi dobbiamo accompagnarle a partire dalla loro condizione. Bisogna accompagnare con misericordia”.

La gente che accorre alle udienze e alle celebrazioni di papa Francesco è conquistata e affascinata dalla sua maniera semplice di parlare e di invitare a credere nella misericordia e nella bontà di Dio, ad accostarci a lui fidandoci della sua misericordia. Si capisce perché la gente lo ascolta volentieri.



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