Facendosi domande
È vero che ogni domanda, normalmente, ha diritto a una risposta. Anche Marco la pensava così. C’erano giorni in cui le domande gli riempivano la testa e altri giorni in cui erano andate a farsi una passeggiata. Un giorno di nebbia, Marco era di malumore. Ed ecco la prima domanda che bussa alla porta: “Marco, chi sei?”. Non si era accorto che la domanda era arrivata e non poteva più scappare. Dal cassetto delle risposte pronte, ne tira fuori una. “Mi hanno sempre detto che sono una persona con alcune qualità. Qualcuna l’ho scoperta, altre invece non so neanche più dove si trovano”. “Quali sono?”, risponde la seconda domanda. Marco rimane pensieroso. Non si era mai posto il problema, anzi a volte pensava che proprio non fosse così importante per il mondo e spesso entrava in crisi, confrontandosi con gli altri. “Hai mai provato a fare una lista? - dice la terza - se vuoi la facciamo insieme; sei pronto?”. Marco prende un foglio e una penna e comincia a scrivere. “Pazienza? Non troppa. Sapersi arrangiare? Direi in aumento. Cantare? Col tempo ho perso la voce. Accoglienza? Ci provo, dopo che sono stato in Africa. Allegria? Un po’ sì e un po’ no…” e continua a scrivere. Le domande sono tutte vicino a lui e continuano a spingerlo a pensare, a riflettere. Alla fine riesce a riempire un foglio. “Sei contento di averle scritte?” riprende la prima. “Direi di sì. Non ci avevo mai pensato. Ora mi sento un po’ più tranquillo”. “Devi continuare fino alla fine della tua vita” gli rispondono in coro le domande. “Ma io, più di una volta, non ho sentito Dio vicino a me, anzi credevo che fosse lontano”, risponde Marco. Prima di andarsene, le domande gli lasciano il loro messaggio: “Quando ti sembra di sentire Dio lontano, lui è proprio vicino a te. Non avere paura di ricominciare”.