È solo un arrivederci…
Ci sono posti e momenti che possono essere definiti i luoghi del cuore, perché servono a riempirti gli occhi e l'anima di bellezza, dando il giusto valore alle cose. L'anno trascorso a Mundaland, con le ragazze munda e con p. Luigi Paggi, sono tutto questo e anche un po' di più.
Ci siamo ritrovati ad affrontare l'ambiente spartano, con scarsità di acqua dolce, i pasti a base di "risaccio da galline" (come dice sempre p. Luigi), ragni e scarafaggi… Ma l'accoglienza affettuosa delle fanciulle e le attenzioni di p. Luigi ci hanno fatto sentire subito a casa. Non abbiamo svolto grandi attività. Siamo stati semplicemente presenti, felici di visitare i villaggi, conoscere altre persone e metterci a disposizione. P. Luigi ci ha spiegato la situazione locale, la cultura, le bellezze e gli aspetti negativi.
Alla fine di questa avventura, abbiamo il "magone". Possiamo semplicemente dire grazie, perché ci avete accolto come un fratello e una sorella maggiore. Da subito siamo stati Dada e Boudi. Grazie, perché vivete ogni cosa con l'allegria tipica delle ragazze della vostra età in ogni luogo del pianeta. E anche se p. Luigi vi rimprovera per la pigrizia, in realtà svolgete tante attività (studio, cooperativa di microcredito, associazione degli studenti, incontri mensili con le ragazze più piccole, artigianato...).
Ci siamo resi conto delle difficoltà che la quotidianità presenta in questo angolo di mondo. Le ragazze, anche se riescono ad evitare un matrimonio precoce, non riescono poi a sfuggire al controllo maschilista da parte dei propri mariti, imbrigliate in schemi che si ripetono da secoli e che è difficile rompere. Penso al sistema delle caste che divide e schiaccia, togliendo ogni speranza di riscatto alle persone; penso alla difficoltà di avere accesso a un sistema sanitario che funzioni, soprattutto se si è poveri.
Faremo del nostro meglio per tornare, con la speranza di poterci fermare un po' di più, magari anche parlando meglio la lingua, perché ormai fate parte della nostra famiglia.