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Cosa fanno i saveriani nelle Filippine?

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Missione di dialogo e speranza

Dopo tre anni trascorsi a Manila, sono tornato a Mestre per due mesi di vacanza, prima di continuare gli studi di teologia. Mi sto preparando, infatti, al mio futuro come missionario, ma sento già di vivere la missione. Ma cosa ci fanno i saveriani nelle Filippine?

La buona notizia dà speranza

2007 6 Piccolo Filipp1Come sapete, il beato Guido Conforti ha fondato la nostra congregazione per portare il vangelo ai non cristiani. Le Filippine sono prevalentemente cristiane. Quindi, in un certo senso, la missione è già realizzata. Ma la presenza dei saveriani rimane significativa per due ragioni.

La prima è l’annuncio del regno di Dio, già cominciato ma non ancora del tutto realizzato. L’annuncio di questa Buona Notizia dà speranza di fronte alle difficoltà della vita, offre amore e perdono di fronte alla violenza e l’odio, porta alla promozione umana che si concretizza in perse forme.

Noi, per esempio, insieme al catechismo, alla formazione dei chierichetti e dei catechisti abbiamo iniziato con alcune signore un progetto di micro-credito che sta consentendo a più di trecento persone di iniziare o continuare una piccola attività economica.

Oggi il dialogo è importante

La seconda ragione è la presenza di altre religioni. Tutti sanno che è cambiato il modo di fare missione. Oggi sta pentando sempre più importante il dialogo: con le culture, con le persone e con le religioni. Cosa significa dialogare? Prima di tutto vuol dire cercare di pentare amici. Tra amici ci si ascolta, si discute, ci si perdona. pentiamo più consapevoli dei nostri limiti, che dipendono dalla nostra storia, e dei peccati, che dipendono dalla nostra cattiva volontà.

Il Signore ha voluto incarnarsi proprio in questa storia, fatta di sofferenze, contraddizioni e conflitti, ma anche di gioie, di eventi felici e di speranza, che sempre auspica un futuro migliore. Questo mondo e questa storia sono lo spazio e il tempo voluti da Dio per noi. È qui che pentiamo "santi".

Per questi due motivi, dopo aver avuto la grazia di riabbracciare la mia famiglia, i miei amici, la gente della mia parrocchia di Gazzera, ritorno con gioia a Manila nelle Filippine, per concludere la mia formazione (due anni ancora) e prepararmi per la missione.

Grazie per le vostre preghiere, il sostegno e l’affetto.



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