Marco Zanon è un giovane di 35 anni di Quarto d'Altino, Venezia. Il giorno dell'Epifania, durante la Messa solenne in San Marco, ha ricevuto dal patriarca Francesco Moraglia il Crocefisso e l'invio come laico fidei donum in Bolivia.
L'Epifania, si sa, è la festa dei doni. I re magi offrono a Gesù oro, incenso e mirra. Ai ricchi doni dei magi e ai doni semplici dei pastori, Gesù risponde con un dono molto più grande: il dono di se stesso. Così Gesù dimostra di essere fonte di speranza per tutti.
Gesù speranza di tutti
Il patriarca nella sua omelia concludeva dicendo: "Con animo grato consegniamo - proprio in questa solennità dell'Epifania, in cui i popoli lontani riconoscono in Gesù il Salvatore - il Crocefisso missionario a Marco Zanon, della parrocchia di Quarto d'Altino, affinché nella chiesa di Santa Cruz de la Sierra annunci quella fede a cui è stato generato nella nostra bella chiesa patriarcale di Venezia.
Caro Marco, la Vergine Madre - prima credente e prima evangelizzatrice - ti accompagni e ti sostenga in quest'anno della fede in cui sei chiamato a dire, con tutte le tue forze, che Gesù è la speranza di ogni uomo e di ogni popolo. Non solo nella vita terrena, ma oltre e al di là di questa vita terrena".
La consegna del Crocefisso è stata seguita con commozione dai genitori di Marco, dal suo parroco e da tantissimi fedeli che riempivano l'ampia basilica di San Marco.
Con gli orfani boliviani
In gennaio, Marco ha raggiunto la sua missione in Bolivia, dove già lavora il diacono veneziano Tiziano Scatto. Lavorerà allo "Hogar Santa Maria de los angeles" (Casa Santa Maria degli angeli), un orfanotrofio, con 80 bambini dai 5 ai 16 anni. Così Marco vede il suo futuro:
"Cercheremo di dare affidabilità a questa struttura fondata da don Giuseppe Minghetti, un sacerdote di Vercelli. La diocesi di Santa Cruz ora l'ha data in gestione al patriarcato di Venezia ed è sostenuta attraverso le adozioni a distanza. Nostro compito importante e delicato sarà quello di infondere nei ragazzi i valori della famiglia e di dare loro una sicurezza e un affetto che non hanno mai avuto. Bisognerà poi insegnare anche dei lavori manuali, cominciando dall'orto, per dare autosufficienza e sempre meno dipendenza dall'esterno".
"Qui avevo le ali tarpate"
A Marco è stato anche chiesto come mai gli è venuta l'idea di partire. "Lavoravo nel campo dell'informatica con servizi e consulenze alle imprese e ho dovuto licenziarmi. In Italia sto bene, ma mi sentivo come tarpare le ali; dovevo fare qualcos'altro. Sentivo che mi stavo allontanando da me stesso. Ho nel cuore un forte desiderio di condividere con altri quanto ho ricevuto.
Ho fatto un lungo periodo di formazione con il centro missionario di Venezia e ho seguito incontri domenicali per giovani che desiderano conoscere la missione. Alla fine del secondo anno, ho vissuto un'esperienza in Bolivia con suor Maria Grazia e Silvia Causin. Nel 2010 con don Paolo Ferrazzo, direttore del CMD Venezia, sono andato in Brasile. E poi ecco la proposta della Bolivia: intanto per tre anni".
A fine novembre, nella festa dell'artigianato di Quarto, la Confartigianato ha premiato con un'onorificenza diverse persone che si sono distinte per il lavoro o per le scelte di vita nella comunità. Tra i premiati c'era anche Marco Zanon. La comunità civile e la parrocchia lo accompagnano nella missione in Bolivia.
